Veneto, 28 luglio 2021 - Sono 544 (+54 rispetto ai ieri) i nuovi contagi Covid-19 registrati in Veneto nelle ultime 24 ore, che, sommandosi a quelli degli ultimi due giorni, portano il totale, da lunedì, a 1441 persone infettate dal virus. Non ci sono stati decessi.
Il numero degli infetti dall'inizio dell'epidemia, secondo il bollettino regionale, sale a 434.171, quello delle vittime è fermo a 11.634. Salgono i soggetti attualmente in isolamento domiciliare, 10.700 (+235). I ricoveri nei reparti non critici degli ospedali sono 175 (+1), mentre scende di un'unità il numero dei malati Covid nelle terapie intensive, 19. Nella giornata di ieri sono stati 18.673 i tamponi molecolari effettuati, 21.033 gli antigenici.
La mappa del contagio
Ecco come sono suddivisi i 544 nuovi casi nelle provice: 82 a Padova, 110 a Treviso, 142 a Venezia, 100 a Verona, 60 a Vicenza, 15 a Belluno, 13 a Rovigo, 12 sono residenti fuori dal Veneto e per 10 l'analisi è in corso di approfondimento.
Vaccinazioni: immunizzati al 51,3%
Sempre sopra le 40.000 dosi giornaliere la somministrazione delle vaccinazioni anti-Covid in Veneto. Ieri le dosi inoculate sono state complessivamente 41.981, un dato che porta il totale dall'inizio della campagna a 5.346.171, pari al 96,9% di quelle ricevute. Lo riferisce il report della Regione. il 51,3% della popolazione residente (2.489.099 persone) ha già fatto il richiamo vaccinale, mentre il 60,7% (2.947.703) ha ricevuto almeno una dose di siero.
Zaia: "Ogni dg decide per i suoi dipendenti"
Le sospensioni degli operatori sanitari non vaccinati "sono attuate dai datori di lavoro, che sono i direttori generali (delle aziende sanitarie, ndr), non è Zaia o la Lanzarin o qualcun altro ad attuarle. Ogni direttore generale decide per i suoi dipendenti". Lo ha sottolineato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, tornando sulla sospensione degli operatori sanitari che non si sono vaccinati contro il Covid, oggi a margine della posa della prima pietra del Progetto Romeo dell'Aeroporto Valerio Catullo di Verona. "La legge è chiara, prevede l'attivazione di procedure e noi abbiamo chiesto la sospensione momentanea delle procedure perché c'era notizia che in Emilia-Romagna il Tar potesse aver dato la sospensiva ai ricorrenti. Chiarita questa situazione anche ieri gli assessori alla salute delle Regioni hanno deciso che si va avanti", continua Zaia. "Invito a tutti a non farne una guerra di religione, è un dato di fatto che i direttori dovranno modulare eventuali sospensioni anche in funzione del problema delle sostituzioni delle ferie in questo periodo piuttosto ché delle figure strategiche per alcuni reparti".
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