Caso autovelox di Treviso, per la Cassazione non sono omologati: “Tutte le multe potranno essere annullate”

La sentenza riguarda tutti i rilevatori di velocità presenti sulle strade italiane del modello usato dal Comune di Treviso: a rischio milioni di euro di entrate per le pubbliche amministrazioni

Un autovelox (foto d'archivio)

Un autovelox (foto d'archivio)

Treviso, 20 aprile 2024 – Non sono correttamente omologati, quindi non sono regolamentari, e tutte le multe per eccesso di velocità che hanno rilevato sulle strade italiane non sarebbero valide. Lo dice la Corte di Cassazione ed è una svolta per il caso degli “autovelox di Treviso”, gli apparecchi di rilevamento della velocità del modello installato sulla “Tangenziale” trevigiana che da due anni sono oggetto di un contenzioso. Ora una sentenza della Suprema Corte è arrivata a dire che le multe emesse grazie al rilevamento fatto con gli autovelox uguali a quelli adottati dal Comune di Treviso sulla strada regionale 53, meglio nota come “Tangenziale”, potrebbero essere annullate.

Il ricorso dell’avvocato di Treviso

La questione nasce dall'impugnazione di un avvocato di Treviso che, da automobilista, aveva ricevuto una sanzione per aver viaggiato a 97 chilometri orari dove il limite è di 90. L'iniziativa del ricorrente era stata assunta anche alla luce di un contenzioso nato due anni fa tra il giudice di pace, al quale si era rivolto un precedente guidatore multato, e la magistratura ordinaria, nel corso del cui svolgimento si erano ottenuti pronunciamenti contrapposti. Ora le motivazioni della Corte di Cassazione, che ha accolto l’impugnazione dell’avvocato trevigiano, risiedono nel fatto che le apparecchiature sarebbero state autorizzate dal ministero delle Infrastrutture ma non sottoposte dallo stesso Governo ad una verifica tecnica più puntuale necessaria alla loro omologazione. Vi sarebbe in sostanza un vuoto normativo che, in assenza di correzioni, metterebbe al riparo d'ora in poi da conseguenze pecuniarie gli automobilisti colti dagli autovelox per ora giudicati non regolamentari.

Le multe in Veneto e a Treviso

Per quanto riguarda le finanze pubbliche del Veneto, mediamente le sanzioni per violazioni al codice della strada valgono circa 50 milioni l'anno e sono per un terzo addebitabili al superamento dei limiti di velocità riscontrato dalle apparecchiature elettroniche. La quota normalmente riscossa dal Comune di Treviso sarebbe di poco inferiore ai 4 milioni.