Prostituzione ed evasione fiscale in Veneto: sequestrati 3,4 milioni di euro a una 51enne

L’operazione è partita da Belluno, perquisizioni anche a Treviso, Venezia e Padova. Parenti prestanome di immobili, terreni e conti correnti. Tre uomini di Milano e Treviso finanziavano le operazioni immobiliari della donna

Belluno, 26 febbraio 2024 – Prostituzione ed evasione fiscale: sequestrati 3,4 milioni di euro a una donna romana di 51 anni, accusata di avere costruito una rete illegale di compravendite immobiliari per riciclare il ‘denaro sporco’. Case e terreni intestati a parenti prestanome, ma anche tre finanziatori italiani: due milanesi, di 51 e 61 anni, e un 49enne trevigiano.  

Perquisizioni a tappeto nelle province di Treviso, Venezia e Padova: nel mirino un evasore fiscale e i suoi più stretti familiari. Ipotizzati i reati di evasione, riciclaggio e auto-riciclaggio.

denaro sporco’: due milanesi, il 54enne N.C.M.C. e il 61enne A.L., e il 49enne trevigiano B.M.

L'operazione è partita dalla guardia di finanza di Belluno
L'operazione è partita dalla guardia di finanza di Belluno

Operazione Fenice: i risultati

L’Operazione Fenice ha portato le Fiamme Gialle sulle tracce dei numerosi acquisti immobiliari – 19 tra fabbricati e terreni – effettuati effettuati tra il 2016 e il 2023 da una donna romena di 51 anni, residente nella provincia di Treviso. La donna, dedita alla prostituzione, ha accumulato beni per 3,4 milioni di euro. Non solo lauti compensi da parte dei clienti, ma il denaro arrivava anche da tre uomini che di fatto finanziavano parte delle operazioni di compravendita per ripulire il ‘denaro sporco’: il 54enne N.C.M.C. e il 61enne A.L., entrambi di Milano, e il 49enne trevigiano B.M.

Parenti prestanome

Gli accertamenti bancari, le intercettazioni telefoniche e i servizi di appostamento degli agenti hanno ricostruito l’ampio business della donna. L'ulteriore ricostruzione, condotta sui rapporti dei conti corrente emersi, ha poi consentito di accertare l'accreditamento di rilevanti entrate finanziarie da parte della donna, utilizzate per l'acquisto speculativo in proprio degli immobili acquistati – terreni e fabbricati – speculazione agevolata dal consapevole contributo dei suoi più stretti familiari: il 61enne trevigiano B.A., la 27enne veneziana R.S. e il 39enne romeno R.S.C., residente a Treviso. Ai tre parenti erano stati intestati conti corrente e diversi immobili acquistati.

Riciclaggio: 19 immobili

Nel corso delle indagini, le Fiamme Gialle bellunesi hanno ricostruito un giro d'affari realizzato dalla 51enne romena per oltre 3,8 milioni di euro, realizzato dal 2016 al 2023, i cui proventi illeciti sono stati utilizzati per l'acquisto di 19 beni immobili, situati nelle province di Treviso, Padova, Belluno e Venezia: la maggior parte dei quali sono stati sistematicamente venduti anche in perdita, ad ulteriore prova delle operazioni di ripulitura del ‘denaro sporco’ acquisito.

Maxi sequestro

Stamattina sono state eseguite quattro perquisizioni nelle case dei familiari della donna nella zona tra il Trevigiano, il Veneziano e la provincia padovana. Sottoposti a sequestro preventivo due fabbricati, un terreno, quattro autovetture e rilevanti disponibilità finanziarie giacenti in cinque istituti bancari. Il tutto per un valore di oltre 3,4 milioni di euro. Sequestrati anche di nove ‘device’ (tablet e pc) per continuare a scavare nella mole di documentazione amministrativa acquista dagli investigatori.