Venezia, 20 maggio 2021 – L’ultimo bollettino Covid in Veneto fa ben sperare. Segno meno davanti ai contagi, ai ricoveri e anche alle terapie intensive che, per la prima volta dopo mesi, sono scese sotto la quota delle 100 unità. Con i decessi che restano stabili, durante la conferenza stampa post comunicazione dei numeri, l’assessora alla Sanità Manuela Lanzarin – che oggi ha sostituito il governatore Zaia, assente per impegni istituzionali - ha spiegato cosa manca alla Regione Veneto per poter diventare Zona bianca.
“La soglia di occupazione degli ospedali, sia aree critiche che terapie intensive, è del 9%, mentre l’indice di contagio Rt è allo 0,74. L’incidenza dei casi positivi ogni 100mila abitanti è al 44,9% - ha riferito -. Noi dobbiamo confermare questi numeri per tre settimane, soprattutto l’ultimo che deve rimanere sotto i 50 casi. Se lo facciamo dal 7 giugno possiamo diventare zona bianca”, ha dichiarato.
Accelerata sui vaccini
“Non bisogna abbassare la guardia, ma il virus sta circolando in modo molto limitato”, ha aggiunto l’assessora commentando il dato odierno sull’incidenza dei nuovi positivi sui tamponi processati: 293 contagi su 32.273 test, lo 0,90%.
Nel frattempo il Veneto continua a vaccinare senza sosta: “In questi giorni sono in arrivo oltre 232mila nuove dosi – ha riferito - sono giunte in regione le 160mila della consegna settimanale di Pfizer, già distribuite alle strutture sanitarie, e le 18mila di Moderna. Domani, sempre dalla stessa azienda, arriveranno altre 38.600 dosi e 16mila di Johnson&Johnson”, ha concluso. Nessun arrivo previsto invece per quanta riguarda le fiale di AstraZeneca.