Verona, quinto suicidio in tre mesi nel carcere di Turetta

L’uomo si è impiccato con un lenzuolo a Montorio: era stato dimesso da poco dal reperto di psichiatria. Il sindacato della polizia: “Servono nuove assunzioni”

Verona, 4 febbraio 2024 – Ennesimo suicidio nel carcere di Verona: il quinto in tre mesi. È successo ieri sera nella casa circondariale di Montorio, la stessa in cui si trova Filippo Turetta – il 22enne che ha ucciso a coltellate l’ex fidanzata Giulia Cecchettin – e dove recentemente altri tre detenuti hanno tentato di togliersi la vita.

A darne notizia è l’associazione ‘Sbarre di zucchero’, che avverte: “Bisogna intervenire subito”. E il sindacato della polizia penitenziaria Uilpa incalza: “Servono nuove assunzioni”.

Verona, il carcere di Montorio: cinque suicidi in tre mesi
Verona, il carcere di Montorio: cinque suicidi in tre mesi

Cosa è successo

L'ultima tragedia nel carcere veronese è accaduta intorno alle otto di ieri sera, all’interno della nella sesta sezione del penitenziario di Montorio a Verona. Un detenuto di origini ucraine, che era stato dimesso solo da qualche giorno dal reparto psichiatrico, si è impiccato nella sua cella. Secondo una nota della Uilpa, un mese fa l’uomo si era già tagliato la gola e per questo era stato ricoverato in ospedale.

Montorio: 5 suicidi in tre mesi

Quello di ieri sera è secondo suicidio dall'inizio dell'anno, e il quinto da novembre, nel carcere di Montorio, mentre al livello nazionale il fenomeno ha raggiunto quota 14.

L’ultimo caso di Verona era accaduto il 23 gennaio, quando un 57enne siciliano si era impiccato con le lenzuola. Il 7 dicembre un 30enne si è tolto la vita impiccandosi in cella di isolamento, dopo averci tentato più volte. Il 10 e il 20 novembre altri due suicidi: il primo di un carcerato appena trasferito da Venezia e il secondo poco prima di ottenere i domiciliari.

Uilpa: “Subito un decreto carceri”

“Nostro malgrado - commenta il segretario Uilpa, Gennarino De Fazio – la carneficina nelle carceri continua, così come proseguono il malaffare, le risse, le aggressioni alla polizia penitenziaria, il degrado e molto altro ancora. Pure un appartenente al corpo di polizia penitenziaria due settimane fa si è tolto la vita”.

De Fazio lancia un appello al ministro Carlo Nordio (Giustizia) e a tutto il Governo Meloni, affinché “varino subito un decreto carceri per consentire cospicue assunzioni straordinarie, con procedure accelerate”.

I numeri

Secondo la Uilpa, alla sola polizia penitenziaria mancano 18mila unità, a fronte di 15mila detenuti in più rispetto al passato. Ma non solo. “Il parlamento approvi una legge delega per la riforma complessiva del sistema d'esecuzione penale: ogni giorno che passa i morti aumentano”, conclude De Fazio.