Bologna, 21 gennaio 2014 - Una rosa bianca adagiata sul portone d’ingresso e cento passi. Quelli che separano la casa bolognese di Claudio Abbado (foto) dalla basilica di Santo Stefano, dove, dalle 14 di oggi e fino alla mezzanotte di domani sarà aperta, ininterrottamente, la camera ardente per l’ultimo saluto al Maestro. Il mondo della musica, italiano e internazionale, piange la scomparsa di uno dei suoi interpreti più importanti. E piange anche Bologna, la città dove il direttore d’orchestra aveva deciso di vivere dieci anni fa. Di cui era stato nominato cittadino onorario nel 2009. E dove ha chiuso gli occhi per l’ultima volta, ieri mattina alle 8.30, all’età di 80 anni.

«Serenamente» come hanno comunicato i parenti più stretti, «circondato dalla sua famiglia». E per Abbado — milanese di nascita, giramondo di professione — negli ultimi anni Bologna era diventata una parte integrante della sua famiglia. Non solo perché sotto le Due Torri aveva scelto di vivere, ma perché qui aveva fondato, nel 2004, l’ultima sua creatura: l’orchestra Mozart (foto). La stessa che qualche giorno fa aveva deciso di sciogliersi «temporaneamente» in attesa del ritorno del suo Maestro. Che dopo aver diretto i teatri e le orchestre più celebri del mondo (dalla Scala ai Berliner Philarmoniker, passando per la London Symphony Orchestra e i Wiener Philarmoniker) aveva deciso di investire sulla città e sui giovani.

Nella basilica di Santo Stefano, nella chiesa dei santi Vitale e Agricola, Bologna potrà salutare per l’ultima volta Abbado. Ieri, nella residenza del Maestro a Palazzo Isolani, l’abbraccio alla famiglia è stato sobrio, silenzioso e discreto. Ma continuo. Amici, collaboratori, semplici cittadini. Come chi ha lasciato sul portone dell’edificio una candida rosa bianca. La camera ardente aprirà alle 14 e tante sono le personalità che verranno a salutare il Maestro. A partire dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano — amico personale di Abbado e che, lo scorso 30 agosto, lo aveva nominato senatore a vita — atteso stamattina, mentre domani arriverà anche il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri. Poi i funerali, in forma strettamente privata come da volontà della famiglia. Che, «nel rispetto del pensiero di Claudio» invita tutti a «non inviare fiori e necrologi», ma ad «esprimere il proprio ricordo con donazioni», al centro di ematologia oncologia pedriatica Bologna (IBAN IT 87 E 0200802474000103019755, coordinata bancaria internazionale UNCRITMM) e alla Casa Circondariale Dozza-Giovanni Nicolini, (IBAN IT78 W063 8536 7900 7400 0048 43S, coordinata bancaria internazionale CRBOIT2B).

Andrea Zanchi

E' morto il Maestro Claudio AbbadoIl cordoglio delle istituzioni - Quel concerto in Santo Stefano nel 2010