Alluvionata e poi anche terremotata. Nel giro di due mesi la vita è stata stravolta a Isabella Pattonico, cittadina di Senigallia che ha scritto una lettera a cuore aperto alla presidente del consiglio Giorgia Meloni (e per conoscenza al presidente della Repubblica Sergio Mattarella) perché dopo le calamità che ha subito ora deve subire anche leggi che cambiano, superbonus non più al 110 e cessioni al credito chiuse.
Una lettera da donna a donna dove la prima, a parità di requisiti della seconda, "sono una donna, sono una madre, sono cristiana e qui siamo pari ma io sono di Senigallia, alluvionata e di recente anche terremotata" si sente "destabilizzata dalla politica italiana".
Pattonico scrive che si era appena rimboccata le maniche, "da tempo stavamo predisponendo l’adeguamento sismico della casa di famiglia dove abito con mio figlio, un condominio minimo degli anni 50 non certo una villetta, cercando di trovare le risorse finanziarie e sottoscrivendo finanziamenti e facendo riferimento ad una normativa approvata. Progetti lunghi che richiedono impegno economico e di lavoro, interrotti da una calamità che è sembrata, le assicuro, la fine del mondo. Si arriva finalmente a raggiungere l’obbiettivo è cosa si apprende? Cessioni chiuse, normativa superbonus cambiata. Presidente me lo dice come si fa a vivere in un paese che non ti dà nessuna certezza e uno straccio di stabilità?".
La cittadina spiega alla Meloni cosa ha passato per l’alluvione del 15 settembre scorso.
"Lo sa cosa significa buttare fuori dalla finestra acqua per 4 ore al buio con la speranza di salvare casa senza sapere come andrà a finire? Lo sa che odore ha quel fango – sottolinea – che copre ogni cosa, le porta via i ricordi di una vita e senza accorgersene arriva fino al profondo del suo animo. Lo sa cosa significa sentire quel boato sordo e vedere la casa che trema come una foglia al vento? Quante fortune in più di lei Presidente che ho avuto".
Poi spiega come se la cessione del credito "è una possibilità e non un diritto lo spiega lei al ministro Giorgetti che con 7mila euro di capienza Irpef per anno per 3 rate non si parla né di possibilità, né di diritto ma solo di presa in giro?".
Marina Verdenelli