Aspettando il mega hub di Amazon: "Casello di Ancona nord, rischio caos. Così è una bomba a orologeria"

Le preoccupazioni del presidente di Confindustria Ancona, Pierluigi Bocchini, sul previsto aumento di traffico "Ampliarlo? Non serve. Meglio una bretella di meno di 7 chilometri che collegherebbe a quello di Montemarciano" .

Aspettando il mega hub di Amazon: "Casello di Ancona nord, rischio caos. Così è una bomba a orologeria"

Aspettando il mega hub di Amazon: "Casello di Ancona nord, rischio caos. Così è una bomba a orologeria"

"Abbiamo sul nostro territorio una bomba a orologeria, ma nessuno ne parla. Sto cercando di sollevare la questione di cui nessuno ad oggi parla: il casello Ancona Nord dell’autostrada A14". A parlare è il presidente di Confindustria Ancona, Pierluigi Bocchini, analizzando il breve-medio periodo del traffico che insisterà tra l’Interporto e l’autostrada una volta che l’attività del mega hub Amazon sarà effettiva.

Pierluigi Bocchini, lei parla di bomba ad orologeria perché? "Il casello Ancona Nord dell’autostrada A14 già oggi d’estate con i traghetti da e verso il porto di Ancona mostra i suoi limiti dimensionali. Il traffico commerciale più quello turistico dei traghetti già oggi crea degli ingorghi e dei blocchi da una a due ore in certi giorni ed orari. Se ci aggiungiamo il traffico ordinario, il caos della bretella sulla SS16 a cui l’anno prossimo si aggiungeranno 70 mezzi pesanti all’ora di Amazon, rischiamo che il casello di Ancona Nord sia impraticabile, soprattutto ma non solo d’estate. Con il traffico rischiano di bloccarsi tutte le aziende del territorio, oltre al traffico turistico. Rischiamo un danno che già oggi è immaginabile. Se so che per prendere il traghetto per la Grecia ad Ancona devo aggiungerci due ore di coda, vado altrove a prenderlo".

C’è una soluzione? Ampliare il casello Ancona Nord?

"No, perché le strade sono le stesse. Lo svincolo è ad una corsia e risolveremmo ben poco. C’è una soluzione invece che è sotto gli occhi di tutti: un bypass che uscendo dall’Interporto sarebbe inizialmente parallelo rispetto alla superstrada, una bretella di meno di 7 chilometri che collegherebbe interporto e aeroporto per arrivare al nuovo casello di Montemarciano che ha pochissimo traffico oggi ed è sovradimensionato. Potrebbe diventare l’entrata e l’uscita per l’Interporto e anche l’aeroporto. Questo risolverebbe il problema del casello e anche i rischi di isolamento che corre Ancona". E i tempi? Amazon conta di partire il prossimo anno...

"Sì, dovrebbe essere anche in anticipo con il cronoprogramma e dovrebbe andare credo a regime per la metà del 2025. Avrebbe sicuramente da affrontare degli aspetti tecnici ma le maggiori difficoltà, temo la bretella, le potrebbe incontrare nei problemi atavici della filiera istituzionale contrapposta: abbiamo la Regione di un colore, Provincia e Comuni di un altro. Un’estate da incubo, quella del 2025 potremmo anche affrontarla se ci fosse un progetto alternativo su cui tutti concordino, al di là degli schieramenti politici. L’importante è che le estati da incubo non diventeranno 50. Tra l’altro anche il piano industriale dell’aeroporto prevede un ampliamento del traffico merci che necessita di collegamenti adeguati e veloci".

La giunta jesina ha escluso la realizzazione di nuove strade a ridosso dell’Interporto e ha utilizzato gli oneri di urbanizzazione Amazon per opere di riqualificazione di edifici della città...

"Io avrei fatto sicuramente altre scelte sugli oneri dedicati all’urbanizzazione. Ma si sa, le scelte politiche spesso e volentieri non sono propriamente in linea con la logica".