Da Cdp fondi a oltre 1.700 enti locali

Cassa depositi e prestiti supporta enti locali e pubblici in Emilia-Romagna e Marche con finanziamenti per settori chiave come sanità, istruzione e trasporti, contribuendo a progetti di rigenerazione urbana e transizione energetica. La responsabile Esedra Chiacchella sottolinea l'importanza di comprendere le esigenze del territorio per tradurle in azioni concrete.

Da Cdp fondi a oltre 1.700 enti locali

Da Cdp fondi a oltre 1.700 enti locali

"Comprendere le esigenze del territorio per tradurle in azioni concrete". È l’obiettivo dell’area pubblica amministrazione di Cassa depositi e prestiti nelle parole della responsabile, Esedra Chiacchella. "Cassa depositi e prestiti ha 120 miliardi di crediti, di cui ottanta sono rappresentati da finanziamenti di medio e lungo periodo verso la Pa", ha spiegato Chiacchella, sottolineando come nel 2023 siano stati incontrati oltre tremila enti locali, circa 1.700 finanziati. Tra gli enti supportati da Cdp, oltre il 90% dei Comuni, le Regioni, atenei, accademie, scuole di alta formazione, conservatori e autorità di sistema portuale. Anche molti enti pubblici di Emilia-Romagna e Marche hanno potuto beneficiare di fondi. Nell’Italia centrale sono 552 gli enti finanziati da Cdp, pari al 33,1% del totale, con 1.572,07 milioni. Sanità, istruzione, infrastrutture e trasporti, rigenerazione urbana, salvaguardia del territorio e transizione energetica sono i settori in cui i fondi sono stati impiegati. In Emilia-Romagna gli enti interessati sono 114, cui Cdp ha destinato 540,7 milioni. Grazie ai fondi, tra le altre cose, sono state ristrutturate 18 scuole, che hanno permesso la creazione di altri 2.500 posti per studenti. Non solo. Tra le opere finanziate, c’è anche la tratta di trasporto rapido costiero (Metromare) dalla stazione di Rimini a quella di Rimini-Fiera: 9,9 milioni alla Provincia per la realizzazione del percorso di 4,2 km. Cdp affianca anche gli enti pubblici, compreso Viale Aldo Moro, nella gestione di fondi strutturali. Importanti le attività di advisory che Maria Elena Perretti, responsabile dell’area, ha illustrato e che sono affidate a una "task force di ottanta persone". "A oggi seguiamo 17 ministeri per la progettualità del Pnrr – ha detto – e abbiamo sviluppato anche altre attività per il territorio" grazie alla partnership con la commissione Ue. Tra gli esempi, nelle Marche l’attività a sostegno dell’autorità portuale di Ancona per il progetto ‘Nuova Penisola’, la riqualificazione di 300mila metri quadrati di banchina e un nuovo terminal passeggeri all’ex fiera della pesca.