SILVIA SANTINI
Cronaca

Dall’Elba a Piombino a nuoto

La nuova impresa che sta preparando l’atleta paralimpico Andrea Lanari, dopo la traversata dello Stretto

Andrea Lanari, secondo da sinistra, con il figlio, Marco Trillini e il suo istruttore

Andrea Lanari, secondo da sinistra, con il figlio, Marco Trillini e il suo istruttore

Dopo un’impresa speciale messa a segno l’anno scorso, adesso ci riprovano. Da Castelfidardo, Andrea Lanari, nuotatore paralimpico e vicepresidente di Anmil Marche, e Marco Trillini, responsabile comunicazione del Centro Papa Giovanni XXIII di Ancona, oltre che istruttore di nuoto per persone con disabilità, stanno preparando una nuova impresa solidale: la traversata a nuoto dall’Isola d’Elba a Piombino, prevista per il 4 settembre, tre volte più lunga dello Stretto di Messina attraversato lo scorso anno.

L’iniziativa, anche stavolta, ha uno scopo benefico: raccogliere fondi per associazioni che si occupano di disabilità e sicurezza sul lavoro, come il Centro Papa Giovanni XXIII, la Croce Verde di Castelfidardo, il gruppo Raoul Follerau e la fondazione ’Sosteniamoli subito’ di Anmil. Lanari dodici anni fa perse entrambe le mani e parte degli avambracci in un infortunio sul lavoro, mentre lavorava a una pressa meccanica.

Una mattina come tante altre, mentre stava facendo un collaudo ad uno stampo di tranciatura, subito dopo aver inserito il materiale sotto lo stampo, si è improvvisamente abbassata la pressa. La sua vita è cambiata. "L’anno scorso ho deciso di attraversare lo Stretto, dopo aver raccolto una sfida di un mio collega di lavoro formatore. Porto un messaggio di promozione della sicurezza sui luoghi di lavoro perché, stando anche agli ultimi dati Inail, vediamo che gli infortuni sono in aumento, quindi mi sono proposto di fare questa traversata a nome di tutte le persone, come me, che sono rimaste invalide –confida Lanari –. Purtroppo, nonostante miglioramenti e modifiche della normativa in materia di salute e sicurezza, infatti, l’andamento infortunistico nel 2024 è rimasto sostanzialmente stabile. Sul piano della prevenzione dagli infortuni occorre cercare di intensificare il rapporto con studenti e lavoratori, per dare loro maggiore consapevolezza sulla prevenzione".

Sul piano sportivo, prosegue Lanari, "sarà importante continuare con l’attività del nuoto per promuovere la cultura della sicurezza. Ai datori di lavoro vorrei far comprendere che le norme in materia non sono solo obblighi di legge".

Lanari e Trillini sono pronti, si stanno allenando per quest’impresa all’insegna del valore dell’amicizia, della preparazione fisica e della logistica, necessaria per affrontare sfide simili. Ma, ciò che più conta, soprattutto in nome dell’importanza di dare voce e visibilità a chi affronta ogni giorno la disabilità con massime dignità e determinazione.

Silvia Santini