"Duello" in scena con Cochi Ponzoni

L’attore è il protagonista dello spettacolo "Le ferite del vento" in programma oggi al teatro Pergolesi di Jesi

"Duello" in scena con Cochi Ponzoni

"Duello" in scena con Cochi Ponzoni

Molti lo ricordano ancora come ‘compagno’ di Renato Pozzetto, ma Cochi Ponzoni è un attore a tutto tondo, che da tempo si fa valere sui palchi di tutta Italia. Anche il ‘Pergolesi’ di Jesi, dove oggi (ore 21), sarà protagonista con Matteo Taranto dello spettacolo ‘Le ferite del vento’ di Juan Carlos Rubio, per la regia di Alessio Pizzech.

E’ un racconto intenso, fatto di emozioni, che riporta in superficie temi archetipici e li restituisce con un linguaggio vicino alla quotidianità capace di svelare la poesia delle piccole cose e riconsegna intatta allo spettatore l’originaria forza del teatro. Davide, alla morte del padre Raffaele si ritrova a dover sistemare le sue cose.

Uno scrigno chiuso attira la sua attenzione. Dopo aver forzato la serratura, al suo interno scopre una fitta corrispondenza ingiallita dal tempo. La lettura di quei fogli gli rivela un segreto: il padre aveva una relazione con Giovanni, il misterioso mittente di quelle lettere appassionate. Chi è questo sconosciuto che emerge dal passato? Davide decide di affrontarlo.

Nel corso di tre intensi confronti si fronteggiano Giovanni, ironico e divertente, capace di strappare un sorriso anche di fronte al dolore della perdita, e Davide, irruento e orgoglioso, che ci rende partecipi della sua legittima smania di sapere. Ne scaturisce un acceso ‘duello’ dal quale emergono i tratti di un uomo che Davide stenta sempre più a riconoscere come suo padre. Rubio ci introduce nel labirinto del legame profondo, misterioso, senza limiti di spazio e tempo, che si è instaurato da anni tra Giovanni e Raffaele. Giovanni diventa per Davide compagno di lutto, amico, confidente; assume tutte le sembianze che il giovane istintivamente gli riconosce.

La storia presente e passata, si fa più appassionante, ogni battuta svela nuovi elementi che sorprendono e commuovono, costringendo lo spettatore a indossare ora i panni di Giovanni ora quelli di Davide.

"I due protagonisti – racconta Pizzech - si muovono sulla scena avvolti da un’atmosfera di luci e sonorità che si colorano di volta in volta delle suggestioni di un parco o dei rumori di un interno, portando con loro un racconto di vita nel quale è l’umanità dei personaggi a pervadere quella degli interpreti".

Alle ore 18 il pubblico potrà incontrare il regista nell’ambito del progetto ‘Essere spettatore’ a cura di Pierfrancesco Giannangeli. Al termine dello spettacolo il pubblico potrà invece incontrare i protagonisti dello spettacolo.