Fasci littori e aquile nelle idee della giunta

L’amministrazione comunale pensava di portare sul lungomare il rapace in pietra bianca sparito e poi ritrovato in un giardino

Fasci littori e aquile nelle idee della giunta

Fasci littori e aquile nelle idee della giunta

Fasci littori e un’aquila in pietra assieme ad altri ornamenti: ecco quali erano le intenzioni dell’amministrazione di centrodestra, scritte nero su bianco, sulla progettazione originaria della passeggiata dal Mandracchio al centro. L’idea è stata poi cancellata o quanto meno ridimensionata, forse per non provocare polemiche e discussioni che riguardano lo scomodo passato della destra, non solo in città, dal 1922 al termine del secondo conflitto mondiale. Nei piani della giunta Silvetti c’era l’idea di dare un segnale particolare e incisivo agli arredi, un qualcosa di simbolicamente identitario sfruttando anche il ritrovamento, avvenuto anni fa, dell’opera in pietra in mostra alla Pinacoteca Civica di via Pizzecolli: un’aquila in pietra che originariamente si trovava proprio nella zona del lungomare, vicino all’attuale statua di Traiano, in via XXIX Settembre. Quell’aquila, una volta rimosso il gruppo architettonico su cui poggiava, era sparita per poi passare di mano in mano fino a quando, alcuni anni fa, è stata notata dentro il giardino di un residente alla Baraccola. Il disegno inizialmente ipotizzato dalla giunta partiva probabilmente proprio da quell’aquila in pietra bianca, per poi allargarsi ad altri fregi, panchine e segnali distintivi. In particolare, da quanto siamo riusciti a sapere, veri e propri fasci littori a rappresentare un passato messo fuori legge dalla storia costituzionale dell’Italia. Forse anche per questo l’intervento di alcuni addetti ai lavori, all’interno dell’amministrazione comunale, ha consigliato alla giunta (non è chiaro se il sindaco, altri membri della sua squadra o chi per lui) di eliminare qualche particolare divisivo, non tanto con la sinistra, quanto con la città nel suo complesso. Visto che l’opera, ossia la passeggiata che parte dall’incrocio d’ingresso al Mandracchio, in fondo a via Marconi, fino a lambire la Banca d’Italia e dunque piazza della Repubblica e il centro, dovrebbe essere inaugurata a breve, le correzioni dovrebbero essere definitive. Oltre agli elementi più discordanti ce ne sono altri che dovrebbero, al contrario, trovare posto. A partire da tre enormi panchine in pietra che dovrebbero essere piazzate davanti agli altrettanti spazi vuoti del parapetto del lungomare su via XXIX Settembre. Spazi dove al posto della struttura in muratura sono previste delle vetrate trasparenti. Infine il primo palo della passeggiata, al Mandracchio, e due tratti del parapetto, saranno dipinti di blu.