VALERIO CUCCARONI
Cronaca

I controlli per la sicurezza. Sopralluogo, fumata grigia: il cinema Italia resta chiuso

Dieci ore di ispezione della commissione comunale di pubblico spettacolo: i lavori di adeguamento non sono però ancora bastati alla società Teorema. Contestati un gradino non segnalato e due magazzini da sgomberare. Altra visita.

La serata per la raccolta fondi al cinema Azzurro. A fianco, Chiara Malerba

La serata per la raccolta fondi al cinema Azzurro. A fianco, Chiara Malerba

Dieci ore di sopralluoghi per valutare i lavori effettuati dalla ditta Vpr al fine di adeguare il Cinema Teatro Italia alla normativa in vigore a livello comunale. Non sono bastate, però, per autorizzare la riapertura di questa storica sala cinematografica, gestita dalla società Teorema di Chiara Malerba e Francesco Nocciolino. La commissione comunale di pubblico spettacolo, che ieri ha perlustrato in lungo e in largo i locali appartenenti alla parrocchia dei Salesiani, tornerà lunedì 25 novembre. A giugno la commissione comunale di vigilanza rilevò l’irregolarità di alcuni impianti, per cui, a pochi giorni dalla fine della stagione, a Malerba e Nocciolino arrivò la diffida dallo Sportello unico delle attività produttive (Suap). La notizia fu accolta come un evento inaspettato ma con lucidità e fermezza l’accoppiata di cinéphiles predispose la macchina organizzativa per adeguare gli impianti.

Con una spesa di 80mila euro, investiti anche per controlli antisismici, la società Teorema contava di avere il nulla osta proprio ieri, in modo da iniziare finalmente la stagione di proiezioni e non rischiare di perdere altri preziosi incassi. Il rischio per la coraggiosa società, dedicata in particolare alla promozione del cinema d’essai, è reale, dato che le sale soffrono da anni di una strutturale emorragia di spettatori, aggravatasi dopo la pandemia. In particolare mancano all’appello le nuove generazioni che da bambine si sono nutrite a cinecomics e da ragazze, per circa tre anni, non hanno potuto formarsi alla visione collettiva della settima arte, ormai scambiata per il suo surrogato televisivo, ammannito dalle piattaforme.

Per valutare l’adeguatezza della sala, ieri, si sono presentati al Cinema Italia diversi addetti della commissione di pubblico spettacolo: l’ingegnere strutturista del Comune di Ancona, i vigili del fuoco, i rappresentanti del Suap, un rappresentante della polizia locale e uno dell’Ast. Cosa manca, dunque, alla sala di corso Carlo Alberto che tutti i lavori fatti non hanno ancora previsto? Un gradino non segnalato e due magazzini da sgomberare. Il controllo del 25 per assicurarsi che siano stati accuratamente eseguiti anche questi ulteriori lavori di cesello (rispetto alla mole di quelli complessivi) dovrebbe dunque essere un mero pro forma, considerando anche i complimenti ricevuti dagli esercenti durante il sopralluogo.

La difficoltà di riunire tutti i membri della commissione avrebbe potuto allungare i tempi del controllo finale, per cui Malerba e Nocciolino si ritengono "fortunati", come hanno dichiarato al nostro giornale, perché nel giro di una settimana i commissari potranno tornare per completare l’ispezione. A quel punto potranno gioire non solo gli esercenti ma anche le oltre 230 persone che hanno donato finora quasi 18mila euro per la campagna di raccolta fondi lanciata da chi adora il Cinema Italia. Si può ancora donare su www.produzionidalbasso.com per la campagna "Nuovo Cinema Italia - Spazio 360".