
La prima volta dell’iniziativa voluta dal Comune ha fatto tappa ieri alla scuola primaria Socciarelli "L’80% dei prodotti utilizzati nei 3500 pasti giornalieri sono di origine biologica e a chilometri zero".
Doppio turno a pranzo alla scuola primaria Socciarelli: i bimbi del primo, dopo aver pranzato, escono dal refettorio salendo le scale in fila indiana. C’è chi s’è sporcato, chi chiede di andare in bagno, chi chiacchiera con il vicino. Intanto le inservienti ripristinano tavoli e sedie, puliscono per terra, apparecchiano di nuovo e, nel frattempo, arrivano i genitori che partecipano all’iniziativa, insieme all’assessore Antonella Andreoli.
Si chiama "Genitori a mensa" ed è un’iniziativa voluta dal Comune di Ancona per permettere a un certo numero di papà e mamme – nello specifico ieri erano quattordici – di partecipare a un turno di mensa scolastica pranzando insieme ai bambini, un centinaio in tutto, seduti a pochi metri da loro. A tavola i genitori, ma anche il responsabile dei menù, Luca Belli, e il dirigente scolastico, Ruggero Micioni. Tutti insieme a confrontarsi sul cibo, sui menù, sull’offerta preparata dal centro cottura comunale di Montedago sotto la supervisione dei cuochi Rita Simone e Roberto D’Urso.
I pasti scolastici, infatti, sono forniti dai centri di cottura comunali che ne sfornano circa 3.500 al giorno, preparandoli nel rispetto di certi parametri, come spiega Luca Belli, dirigente biologo dell’unità operativa igiene degli alimenti e della nutrizione dell’Ast di Ancona: "I menù sono cambiati negli anni perché seguono delle indicazioni nazionali presenti nelle linee d’indirizzo per la creazione dei menù scolastici. Troviamo sempre più presenti alimenti vegetali e freschi, che seguono la stagionalità. La materia prima è prevalentemente locale, si privilegia anche una maggiore percentuale di biologico, il prodotto sempre marchigiano. Sempre più famiglie richiedono diete vegetariane, o vegane e anche su questo aspetto il servizio è a disposizione dei comuni per dare supporto e redigere un menù equilibrato anche per queste richieste. Sicuramente c’è bisogno di una riproposizione continua di questi piatti ai bambini, perché vengano accettati, ma c’è un monitoraggio continuo al fine di poter modificare la ricetta e rendere il piatto sempre più appetibile, mantenendo però determinate caratteristiche nutrizionali".
Bambini e genitori soddisfatti, insomma, come testimoniano Lara e Andrea, che hanno i propri figli a mensa alle Socciarelli e che chiedono sempre loro se avevano fame e cosa è piaciuto di più o di meno. Menù con il bollino d’oro, tra l’altro: quello riconosciuto al Comune dal ministero per le politiche agricole, come spiega l’assessore Antonella Andreoli: "Questo è il primo appuntamento in assoluto di ’Genitori a mensa’, che permette ai genitori di mangiare insieme ai bambini nelle mense scolastiche e di testare personalmente la qualità dei cibi. Il nostro Comune è stato premiato con il bollino d’oro dal ministero delle politiche agricole, insieme ad altri trenta delle Marche, proprio perché inserisce nei propri menù l’80% di prodotti di origine biologica e a chilometri zero, ponendo dunque particolare attenzione alla qualità dei piatti e alla salute dei bambini".