PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

"Io resto sempre a destra. Matteo? Isterico con basso disturbo della personalità"

Carlo Ciccioli, eletto alle Europee, punta a rappresentare le Marche a Bruxelles, promuovendo progetti per la Macroregione Adriatico-Ionica e criticando le alleanze comunitarie esistenti.

"Io resto sempre a destra. Matteo? Isterico con basso disturbo della personalità"

Il 20 aprile scorso, durante un evento pubblico, Carlo Ciccioli prese da parte i giornalisti e su un foglietto di carta iniziò a fare dei calcoli elettorali, tra numero di seggi disponibili nella circoscrizione del Centro Italia, previsioni dell’esito del voto e scenari delle Europee dell’8-9 giugno. Il suo ottimismo convinse i giornalisti e l’esito delle urne ha confermato quella previsione all’epoca velleitaria: "Non immaginavo di essere votato da 51mila persone. Quando otto mesi fa il presidente Acquaroli mi ha proposto il progetto ‘Elezioni Europee’ non ci credevo. Aveva ragione lui, non era una mission impossible, ma senza il sostegno di tutti non ce l’avrei fatta". Il brindisi, bagnato da prosecco a km0, e poi subito con la testa a Bruxelles visto che poco dopo la metà di luglio (forse tra il 16 e il 18) sarà tempo della prima seduta dell’Europarlamento. Dalla forma sostanziale dei gruppi alle alleanze comunitarie fino alle ricadute sul territorio anconetano e marchigiano. Ciccioli è un fiume in piena: "Sono pronto a ricoprire quel ruolo, in fondo ho esperienza da vendere. Il mio percorso politico è abbastanza maturo anche se l’esperienza è nuova. A Bruxelles voglio portare le istanze dei territori, delle 108 province italiane e non solo delle grandi metropoli, delle periferie. Voglio dare una visione Mediterranea e non più solo appannaggio dei Paesi nordeuropei, collegare l’Europa all’Italia, alle Marche. Il mio primo obiettivo sarà rilanciare la Macroregione Adriatico-Ionica, delineata nel 2015 ma mai decollata. Così facendo tutta quella dorsale ha rinunciato a centinaia di milioni di euro di finanziamenti. Così come è partito il progetto Baltico, lo stesso voglio riportare nell’area dell’antichissima ‘Repubblica Serenissima’ di Venezia, con Ancona porto capofila dell’Adriatico".

Ciccioli è secco e tranchant anche nei confronti di due donne in particolare: "L’appello dell’ex parlamentare Luciana Sbarbati (la chiaravallese eletta con i Repubblicani Europei per la prima volta nel 1999, ndr) a collaborare lo accolgo, ma poi si fa come dico io. Non vado in Belgio per mutuare il punto di vista comunitario fino a oggi. La cosiddetta ‘Maggioranza Ursula’? Non mi piace, noi Conservatori saremo dentro altri contenitori, vedrete delle sorprese, gruppi che si modificano e nuove maggioranze che nascono. Io sono coerente e resto sempre a destra, non come altri. Molto dipenderà dagli siti politici dei 27, in Germania e Francia stanno saltando e il 5 novembre con le elezioni negli Stati Uniti molto è destinato a cambiare". Matteo Ricci va a caccia di Acquaroli e su Ciccioli dice "non me lo mandate, avrò modo di incontrarlo tante volte in aereo verso Bruxelles". La visione dell’ex capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia lascia di stucco: "Con lui parlerò – dice infastidito Ciccioli – intanto ne traggo un profilo della sua personalità di tipo psichiatrico, isterico e istrionico. Lui, lo dico da esperto, rende molto come politico perché ha un basso disturbo della personalità e dunque ha una buona capacità di adattamento. Gli va riconosciuta una grande capacità di fare da traino, nel fare alleanze. Come politico di ‘palazzo’ è molto bravo, ma in Europa non gli basterà".