La roccia di Vimercate, un perno che l’Ancona non vuole lasciar andare

Davide Mondonico, centrale di difesa affidabile e goleador. Come con la Lucchese

Per raccontare la prima stagione di Davide Mondonico all’Ancona, bisogna partire dalla fine (o quasi): da quel colpo di testa contro la Lucchese che, al 97’ inoltrato, ha regalato ai dorici la qualificazione al secondo turno dei play-off. In quell’incornata che ha premiato i dorici all’ultimo respiro, c’era tutta la grinta, la caparbietà e la perseveranza messe in mostra durante tutto l’arco di quest’annata. Con De Santis ha formato la diga centrale della retroguardia dell’Ancona, mettendo a referto ventisei presenze nella regular season, alle quali vanno aggiunte le quattro dei play-out e quella di Coppa Italia contro il Rimini; l’arrivo di Camigliano nella finestra invernale di calciomercato non lo ha scalfito dalla gerarchie di Colavitto prima e di Donadel poi, che hanno sempre puntato fortemente su di lui. Del resto, stiamo parlando di un ragazzo che, dall’alto dei suoi ventisei anni, ha già una certa esperienza alle spalle: nativo di Vimercate e cresciuto nel settore giovanile del Milan, ha giocato per cinque anni con l’AlbinoLeffe tra il 2016 e il 2021, segnalandosi come uno dei prospetti più interessanti del club, tanto che nell’estate del 2021 il Crotone, appena retrocesso in Serie B, decide di puntare anche su di lui per tentare la pronta risalita in massima serie. La stagione per gli "Squali" si rivela però negativa sotto tutti i punti di vista e culmina addirittura con la retrocessione in Serie C: Davide ha poche chances di mettersi in mostra, collezionando solamente sei presenze. E allora, quale miglior occasione di rilanciarsi sul piano personale che l’ambizioso Ancona di Tiong? Mondonico non ci pensa due volte e a fine luglio 2022 accetta la chiamata del ds Francesco Micciola: "Voglio ringraziare di cuore il direttore Micciola per la pazienza che ha mostrato. Se sono arrivato ad Ancona è soprattutto grazie a lui che non ha mai mollato durante questa lunga trattativa. Questa è una piazza importante, ha una tifoseria calda che sa trascinarti e c’è un progetto importante che ognuno di noi vuole cavalcare". Così si presentava la scorsa estate dopo aver messo piede nel ritiro di Cascia: in effetti, il difensore è stato fin dall’inizio l’obiettivo primario della dirigenza per puntellare la retroguardia dorica e i risultati hanno dato ragione a Micciola. Nonostante qualche problematica di tipo caratteriale (il fallo di reazione ad Olbia che gli è costato tre giornate di squalifica) e un paio di ingenuità che gli sono valse in totale tre espulsioni in campionato, Mondonico non ha mai sfigurato: ha sempre fatto il suo dovere, garantendo affidabilità all’interno reparto. Il suo futuro sembra però lontano da Ancona: difficilmente la società sembra intenzionata ad esercitare il diritto di riscatto, con il difensore che pare quindi orientato ad un ritorno verso l’ambizioso Crotone. Ma se, una volta tornato alla base, la volontà fosse quella di sposare nuovamente la causa dell’altrettanto ambizioso Ancona di Tiong, si scriverà un nuovo capitolo della storia d’amore tra Mondonico e i dorici.

Gianmarco Minossi