REDAZIONE ANCONA

La traviata di Verdi torna al teatro Pergolesi con la regia di Brockhaus

La celebre opera di Verdi, con la scenografia di Svoboda, sarà in scena al teatro Pergolesi di Jesi questo weekend.

La celebre opera di Verdi, con la scenografia di Svoboda, sarà in scena al teatro Pergolesi di Jesi questo weekend.

La celebre opera di Verdi, con la scenografia di Svoboda, sarà in scena al teatro Pergolesi di Jesi questo weekend.

Al teatro Pergolesi di Jesi venerdì torna "La traviata" di Giuseppe Verdi, in una produzione di grande impatto, quella "degli specchi" firmata nel 1992 per l’Arena Sferisterio di Macerata dal regista Henning Brockhaus e dallo scenografo ceco Josef Svoboda. Nell’allestimento vincitore del premio "Abbiati" della critica musicale, Svoboda, artista che nel secolo scorso ha rivoluzionato il concetto dello spazio scenico e della luce, concepì un fondale inclinato che riflette meravigliose tele dipinte sistemate sulle tavole del palcoscenico e gli artisti in ogni loro movimento, fino all’ultimo atto in cui lo specchio catapulta il pubblico nell’azione, confondendo vittima e colpevole.

Venerdì (ore 20.30) e domenica (ore 16), con un’anteprima riservata ai giovani in programma domani (ore 15:30) va in scena il melodramma in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave, tratto dal romanzo di Dumas "La dame aux camélias", nell’allestimento dell’associazione Arena Sferisterio e della Fondazione Pergolesi Spontini, ricostruito per teatri al chiuso dallo scenografo Benito Leonori, allievo di Svoboda. Il titolo è coprodotto con la Fondazione Teatro Verdi di Pisa.

"Con La traviata – spiega il direttore d’orchestra, Nir Kabaretti - Verdi ci regala un capolavoro musicale, ma ci offre anche una riflessione profonda sulla fragilità della vita, toccando le corde più intime di chiunque la ascolti". Titolo verdiano più rappresentato al mondo, narra "una storia di fragile e grandissima intimità, mostrandoci l’evoluzione interiore di una misera un dì caduta nei vortici della voluttà e redenta dall’amore: un amore che è sì sensuale ma al contempo nobilissimo e si estrinseca nella più pura forma d’affetto basata sulla rinunzia e sul sacrifizio. L’opera è celebre per la sua scrittura vocale sofisticata, l’orchestrazione raffinata e l’interazione complessa tra orchestra e cantanti, che accresce l’impatto emotivo del dramma".

"Per la messa in scena – ha aggiunto il regista Henning Brockhaus – iniziamo con la disfatta finanziaria e sociale di Violetta, la vendita dei mobili, per seguire con la sua disfatta psichica e la morte del suo immenso amore. Il punto che ci interessa è il percorso personale di lei, dalla superficialità di una società nella quale faceva la vita di un’allegra Merce verso una emancipazione umana, ci interessa la sua scelta di una vita di sentimenti veri e profondi e l’incapacità da parte di Alfredo di seguirla. È questa l’attualità della storia, ogni volta contemporanea perché vera e umana, oltre le epoche".

Biglietti: da 15 a 70 euro: 0731 206888.

Sara Ferreri