Lite nella sala scommesse. Sfregiato con una bottiglia

A processo un romeno e un italiano: il primo è stato condannato a 3 anni e 8 mesi. Il 35enne ha riportato una lesione permanente sul volto: primo risarcimento di 5mila euro.

Lite nella sala scommesse. Sfregiato con una bottiglia

Lite nella sala scommesse. Sfregiato con una bottiglia

Era entrato a prendere un caffè e una parola di troppo aveva acceso un litigio con altri due clienti. Questioni di sguardi non graditi costati uno sfregio permanente alla guancia di un 35enne moldavo, ferito con un pezzo di vetro e sfigurato a vita sul volto dove ha tuttora una cicatrice lunga dieci centimetri. La discussione era esplosa all’interno di una sala scommesse del Piano, in via Pergolesi, l’8 gennaio del 2023. In due se l’erano presa con il moldavo, residente in città, mai visto prima. Dopo alcune spinte e insulti la questione era proseguita fuori dal locale. Un romeno di 35 anni e un italiano di 40 anni lo avrebbero accerchiato.

"Non sai chi sono io" gli avrebbe detto uno. "Adesso la paghi" avrebbe ribadito l’altro. Minacce dirette a fargli del male. Uno dei due infatti aveva tirato fuori anche un coltello ma poi non lo aveva usato. Durante una colluttazione il romeno avrebbe spaccato una bottiglia e preso un pezzo di vetro avrebbe sfregiato alla guancia il moldavo facendogli uscire parecchio sangue.

Un taglio di dieci centimetri che aveva richiesto l’intervento di una ambulanza e il trasporto del ferito in ospedale per le cure. Più di 60 furono i giorni di prognosi riportati.

La vittima aveva poi fatto denuncia in questura per l’aggressione subita ed era state emessa dal gip una misura cautelare nei confronti del romeno, finito in carcere per le gravi lesioni arrecate. Ieri sia lui che l’italiano hanno affrontato l’udienza preliminare davanti al gup Alberto Pallucchini, difesi dall’avvocato Germana Riso. Per il 40enne è stata ammessa la richiesta di messa alla prova (era accusato di minacce), il programma dovrà essere definito entro l’udienza che ci sarà a giugno. Il romeno invece è stato condannato a 3 anni e 8 mesi, in abbreviato, per i reati di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (un reato introdotto nel 2019 con il codice rosso) e minacce. E’ agli arresti domiciliari.

Il moldavo ferito era parte civile con l’avvocato Diego De Giacomi e ha ottenuto una provvisionale di 5mila euro come risarcimento. A maggio scorso, a quattro mesi dai fatti accaduti, la polizia aveva chiuso temporaneamente il centro scommesse dopo un provvedimento emesso dal questore Cesare Capocasa. Erano stati fatti dei controlli al locale e l’attività, stando alla questura, sarebbe stata un ricettacolo di pregiudicati al punto di mettere a rischio l’ordine e la sicurezza pubblica. Il centro scommesse, adibito anche a sala giochi, abbassò per dieci giorni la saracinesca. Un intervento successivo alla misura cautelare firmata a carico del romeno autore dello sfregio. L’attività, nel giorno dell’aggressione, era stata trovata anche in quella circostanza piena di clienti poco raccomandabili e con precedenti penali per reati contro la persona e per reati di droga.

Marina Verdenelli