Ancona, il Savoia Benincasa dedica il future lab a Lorenzo Farinelli

Per salvarlo si mobilitarono in tanti, da Christian De Sica a Elisa Di Francisca

Ancona, il future lab Lorenzo Farinelli (Foto Moricci)

Ancona, il future lab Lorenzo Farinelli (Foto Moricci)

Ancona, 6 dicembre 2019 - È intitolato a Lorenzo Farinelli l’unico future lab delle Marche, realizzato ad Ancona. Per tutti Lollo, Farinelli se ne andò lo scorso febbraio, a causa di un fulminante linfoma di Hodgkin B diffuso a grandi cellule. Ex studente del Savoia, per salvare Lollo si mobilitarono, oltre a tanti anconetani e non, anche il mondo dello spettacolo e dello sport: da Christian De Sica a Elisa Di Francisca, passando per Lucia Mascino. Ora Lollo rivivrà nella sua scuola, che gli dedica uno spazio tecnologico per l’artigianato digitale, destinato alla trasmissione della web radio, alla produzione di video professionali e servizi fotografici, con diverse postazioni autonome e un’enorme scalinata che funge da agorà, con dei robot ovunque.

Tutto trae ispirazione da Bruxelles e dal Mit di Boston. Una spesa di 120mila euro, finanziata da famiglie e Miur, per realizzare uno dei 28 lab italiani aperti all’intera comunità cittadina e regionale, al personale docente e agli studenti di ogni scuola che ne faccia richiesta. Ennesimo successo, dunque, per l’istituto dorico. Soddisfatta la preside, Alessandra Rucci: «Di Lorenzo ricordo la creatività e l’intelligenza scientifica, unita alla sua vena poetica. Stiamo vivendo un sogno divenuto realtà. Una storia di innovazione e generosità, per trasformare il dolore in amore, evidenziando l’importanza della ricerca e dello studio per acquisire una formazione di qualità».

Con queste parole la Rucci ha aperto la cerimonia di inaugurazione che si è svolta ieri, all’auditorium del Savoia Benincasa, sotto gli occhi della mamma di Lollo, dei suoi ex compagni di classe, del personale docenti e di tanti anconetani: più di 250 persone. «La storia di Lollo - ha detto l’assessore alle politiche educative, Tiziana Borini - ha commosso Ancona. Tutti si sono mobilitati per questo ragazzo modello e pieno di vita. E in questo luogo bellissimo, che aiuterà l’apprendimento, si respirerà la passione con cui la città ha tentato di aiutare Lollo».

«Al mattino - spiega la Rucci - il fab lab sarà usato dagli studenti delle scuole del territorio che ne faranno richiesta e al pomeriggio offrirà spazio a laboratori creativi, di robotica e artigianato digitale. Sarà poi un ambiente per la formazione di docenti di tutta la regione. Insomma, una sorta di civic center per la città». E nel ricordo di Lollo, medico e attore, si intrecciano le competenze del territorio: dalla Poliarte di Ancona, con Carlo Antonelli, che ha realizzato il progetto, all’azienda civitanovese Ubisive, che ha fornito le tecnologie per la realtà virtuale, passando per la Roland di Acquaviva Picena, che ha munito di macchine il laboratorio. Il taglio del nastro è stato alle 18, tra i tanti ragazzi e adulti curiosi di testare le innovative tecnologie presenti nella neo aula dalle pareti trasparenti. Commovente il ricordo dei genitori e della fidanzata di Lollo, la cui foto campeggia all’ingresso del future lab, in quei corridoi che lui, da studente esemplare, attraversava ogni mattina. Sotto la foto, la sua frase, detta il giorno prima di morire: «Mordete la vita. Ogni secondo. Sembra dura. Amara. Ma è succosa ed è un sogno».

«Quando ha capito che non ce l’avrebbe fatta, Lollo ha chiesto di aiutare la ricerca - le parole della madre di Lorenzo, Amalia Dusmet, che ha fondato la Onlus Lorenzo Farinelli -. E questo è quello che faremo, con diverse iniziative che coinvolgeranno Ancona. Lo dobbiamo a lui e a tutti coloro che ci hanno aiutato. Se Lollo fosse qui? Avrebbe abbracciato la Rucci, sua prof. di latino, e le avrebbe rivolto un sincero grazie».

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