Ma i Comitati attaccano "Ecco cosa non si è fatto"

La lunga lista di richieste per la sicurezza della zona: "Più comunicazione"

Ma i Comitati attaccano  "Ecco cosa non si è fatto"
Ma i Comitati attaccano "Ecco cosa non si è fatto"

Tutto bene, dunque? Non proprio come sottolineano i Comitati: "Per Senigallia nessuna opera atta a far transitare una quantità di acqua adeguata alla sicurezza della città". Prima dell’avvio delle vacanze, a fine luglio i Comitati Coordinamento degli Alluvionati 2014, Comitato a difesa del territorio Area agricola di compensazione idraulica località Brugnetto, Comitato alluvionati Marazzana, Cittadini di Borgo Molino Alluvione 15-16 settembre 2022, Comitato Regionale Coordiniamoci A.P.S. Novum, O.f.S. Senigallia avevano stilato un documento per fare presente quanto ancora necessario e impellente per cercare di evitare un’altra esondazione. Nei giorni scorsi è stata presentata la progettazione del nuovo ponte del Coppetto, che dovrebbe essere realizzato entro la fine del 2024. Si dovrebbe partire a breve anche con l’assegnazione dei lavori del nuovo ponte Garibaldi: "A parte la passerella in metallo e l’escavo di una piccola quantità di depositi e detriti, non si vede la realizzazione di nessuna opera atta a far transitare una quantità di acqua adeguata alla sicurezza della città: allungamento della banchina di levante del Misa, scolmatori alla foce a sinistra del canale, dragaggio fino ai livelli storici da ponte Garibaldi fino alla foce, rifacimento di tutti i ponti a via inferiore e a campata unica, aree di espansione a monte della città" spiegano i comitati.

La vasca di espansione di Brugnetto è invece in costruzione: "Non ci sono indicazioni sulla risoluzione delle criticità evidenziate: restringimento dell’alveo da 80 a 16 metri, aumento della pressione e innalzamento del livello a monte del restringimento, argini solo parzialmente rinforzati nella rottura dell’ansa a monte e argini della vasca che hanno direzionato l’acqua verso abitazioni e condomini, per evitare che tale opera possa diventare una vera e propria fonte di pericolo per i cittadini residenti nella sua prossimità e a monte di essa" proseguono i comitati. L’auspicio dei Comitati è che le istituzioni siano più vicine ai cittadini, più rispettose e collaborative con la popolazione, si impegnino seriamente ad informare i cittadini circa le attività che svolgono, le opere fatte e quelle da fare, con i tempi ed il tipo di investimento previsti, lo stato di avanzamento dei vari studi, analisi e progetti in corso da parte di Università, Istituti e tecnici incaricati dalla Regione: "Sarebbe anche interesse delle istituzioni, Regione, Comuni e politici, dimostrare le attività che svolgono, ed informare le persone" concludono.