
I carabinieri di Falconara impegnati in un’operazione notturna
Dalle parole ai fatti. Da un litigio, pare per futili motivi, ad un’efferata aggressione. Da un uomo colpito con una martellata alla testa a un altro in fuga. Una nottata di follia, quella di venerdì, nel cuore di Falconara. Iniziata intorno alle 20.30, nei pressi del cavalcaferrovia Tramontana, non distante dalla stazione ferroviaria e culminata in piazza Mazzini. Ad avere la peggio, dopo un diverbio le cui cause restano ancora tutte da accertare, è stato un trentanovenne di origini somale, colpito da un’altra persona che, all’arrivo delle forze dell’ordine, non era più presente in quanto era scappato.
Il tutto sarebbe cominciato dopo una discussione, piuttosto animata. Ma tanti sono ancora gli interrogativi che necessita di una risposta. Non è chiaro, anzitutto, se i due si conoscessero. Sembra, tuttavia, l’ipotesi più plausibile. Come non è chiaro il fatto se, in quei momenti, fossero presenti altri connazionali che potrebbero agevolare le indagini. Ad ogni modo, gli animi si sono surriscaldati in un amen. Prima sarebbero volati degli spintoni. Poi graffi e pugni. E quando la situazione è completamente degenerata, nello sconcerto dei presenti, un uomo avrebbe tirato fuori dalla tasche un martello per poi colpirne un altro alla nuca. L’aggressore se l’è data a gambe levate, l’altro invece sarebbe stato messo kappao da quel brutto colpo. Secondo una prima sommaria ricostruzione, la furibonda lite sarebbe partita all’altezza del sovrappasso per la spiaggia, per poi proseguire nel cuore della centralissima piazza. Là dove, una volta partita la chiamata al Numero unico delle emergenze 112, sono intervenuti i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Ancona a sirene spiegate e un’ambulanza della Croce Gialla di Falconara. Il somalo ha ricevuto le prime cure sul posto, dunque è stato portato con un codice di media gravità al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette. Dalle informazioni acquisite, il trentanovenne avrebbe riportato un significativo trauma alla nuca e varie escoriazioni, ma non sarebbe in pericolo di vita. Potrebbe cavarsela con meno di dieci giorni di prognosi. Ora, però, bisognerà anche capire se la vittima avesse rapporti di conoscenza con il suo aggressore. Circostanza, questa, che potrebbe essere dirimente nell’agevolare le attività investigative dei militari per intercettare chi si è dato alla fuga. Importanti e di supporto, inoltre, potrebbero essere le immagini registrate dalle telecamere della videosorveglianza presenti in zona. Per un episodio di brutale violenza, non l’unico in centro, che ha creato forte allarme sociale.
Giacomo Giampieri