
Un momento dello spettacolo in scena stasera
"Molto rumore per nulla" al Teatro ‘Tullio Giacconi’ di Chiaravalle. Questa sera (ore 21) la stagione proposta da Comune e Amat, intitolata ‘Ecletticittà’, offre al pubblico uno dei classici più amati di William Shakespeare, nell’adattamento (e ‘regia collettiva’) di Proscenio Teatro. In questa versione della celebre commedia, la Sicilia pretestuosa dell’autore diventa un luogo ideale di sole, un’estate dei sentimenti.
Tutti: amore, odio, rabbia, disperazione. Una giovinezza che si fa eterna per chi magari giovane non è più e che conduce chi è giovane ad una supposta maturità. Benedetto e Beatrice, che si amano nolenti, ma non trovano altro modo che beccarsi come galli in combattimento. Claudio ed Ero, romantici e innamorati dell’amore stesso, che si ritrovano preda dell’invidia e della malevolenza altrui, fino a tingere di nero l’aria della commedia. In tutto ciò non mancano gli equivoci, le trovate comiche, l’arte propria e originale dei commedianti, che contribuisce a creare il trambusto (questo è il significato primo della parola inglese ‘ado’ del titolo originale ‘Much ado about nothing’) per farlo finire nel nulla di fatto.
Sei gli attori in scena: Mirco Abruzzetti, Emanuela Capizzi, Stefano De Bernardin, Lorenzo Marziali, Stefano Tosoni e Venusia Morena Zampaloni. Sei giovani che agiscono al ritmo di una danza, di un rito antico e biologico del corteggiamento, come un vaudeville degli anni Trenta, ma con la freschezza della poesia shakespeariana.
Conversazioni acute, continuamente origliate in uno spazio aperto che può diventare labirinto delle passioni come il Castello di Atlante. Un gioco borghese stemperato nella saggezza popolare, che borghesemente conclude con il motto: ‘Trovatevi una moglie’. Ma con quale seria convinzione? In realtà l’opera, considerata a lungo una commedia romantica per i temi amorosi e per la struttura ricca di elementi farseschi e giocosi, rientra a pieno titolo nel novero delle tragicommedie, nelle quali l’elemento comico si fonde a quello tragico e propriamente drammatico, qui rappresentato dalla finta morte di una delle protagoniste, e dal complotto ordito da Don Juan per tentare di sviare la storia dal lieto fine cui tuttavia volge.
Biglietti: Teatro Giacconi (0717451020), circuito AMAT/Vivaticket e www.vivaticket.com. Per informazioni ci si può rivolger anche all’AMAT (0712072439) o all’Ufficio Cultura del Comune di Chiaravalle (0719499266).