Palio, un successo condito da polemiche

Critiche per i prezzi troppo alti alle hostarie, il consigliere Paladini: "Sarebbe opportuno conoscere il bilancio della rassegna"

Palio, un successo condito da polemiche

Palio, un successo condito da polemiche

Il Palio di San Giovanni si è chiuso con un bagno di folla e tanta soddisfazione per gli organizzatori, ma si porta dietro una scia di riflessioni, proposte e polemiche. C’è chi, come il consigliere comunale di maggioranza lamenta i prezzi alti nelle hosterie e chi fa notare l’assenza del genere femminile nella sfida del maglio. "Non voglio minimamente mettere in discussione la valenza storica, culturale, sociale e aggregativa di una rassegna portata avanti ormai da tre decenni grazie all’impegno e al volontariato di migliaia di concittadini, molti dei quali di giovane età – spiega Paladini -. Ma vorrei segnalare alcune criticità: hosterie con prezzi tutt’altro che popolari: sono stato a cena due volte e per due portate il costo medio non è stato mai inferiore ai 30 euro. Nonostante prezzi non proprio modici, mi risulta che alcune hosterie abbiano allestito fino a 500 coperti a sera. Erano sempre piene, con un incasso di alcune centinaia di migliaia di euro. E poi: la ‘tassa’ di un euro a coperto a favore dell’Ente Palio forse sarebbe il caso indicare pubblicamente, il bilancio economico della rassegna. La macchina organizzativa è cresciuta in modo esponenziale e ciò imporrebbe un di più di trasparenza".

Non sono mancate le proteste per gli schiamazzi notturni: "L’impossibilità, per almeno dieci giorni di seguito, di poter riposare con un minimo di continuità - aggiunge Paladini - con spazi urbani anche architettonicamente molto pregiati come il Palazzo del Podestà vandalizzati, ogni notte, fino all’alba. La mirabile scalinata laterale di quel nobile Palazzo è, ormai, a rischio crollo a causa della corrosione causata ai marmi dalle inarrestabili minzioni notturne di torme di ragazzini ubriachi". Paladini chiede un "tavolo di concertazione permanente" magari coordinato dall’amministrazione che rappresenta istituzionalmente la città.

Il sindaco Daniela Ghergo parla di "edizione memorabile". "Sarà compito dell’amministrazione comunale garantire sinergie e strategie di crescita con l’attuale Ente Palio, per dare un futuro ancora più luminoso a un evento che ci fa riscoprire la forza delle tradizioni e porta lustro alla città di Fabriano". "Nel 2023, nella città che è rappresentata nel mondo da atlete come la Raffaeli e la Baldassarri trovo incredibile – commenta un cittadino - non si possa pensare di modificare il regolamento per includere donne nella sfida conclusiva del Palio". "I regolamenti – dice la presidente dell’Ente Giromaletti - si modificano ogni anno perché intervengono fatti nuovi. Così come abbiamo iniziato a modificare gli statuti introducendo molto al femminile".