Passetto, anche i bivacchi davanti all’ascensore

Non solo una spiaggia inservibile come denunciato al Carlino da Cerusico. La riapertura dell’elevatore ha fatto trovare ai bagnanti una sgradita sorpresa.

Passetto, anche i bivacchi davanti all’ascensore

Passetto, anche i bivacchi davanti all’ascensore

Non solo una spiaggia "inservibile", come sostenevano ieri alcuni habitué del Passetto proprio sul Carlino, ma persino i bivacchi sotto l’ascensore. L’ennesimo accampamento nella baia. È quanto abbiamo scoperto nella notte a cavallo tra il 2 e il 3 gennaio, sorprendendo uno straniero mentre dormiva davanti ai locali che fungono da ufficio tecnico per chi si occupa della manutenzione delle cabine. Da diverso tempo, l’ascensore – gestito dalla Conerobus, l’azienda di trasporto pubblico locale – è attivo grazie alle proroghe e ad un calendario leggermente prolungato deciso dal Comune. Riaperto dal 1° al 5 maggio, l’impianto è rimasto funzionante per tutti i fine settimana di maggio. Da due giorni, invece, e fino al 28 giugno è (e sarà) attivo dalle 8 alle 20. Ma è dopo le 8 di sera che l’elevatore si trasforma in un letto improvvisato, un giaciglio per disperati, con sacchi a pelo qua e là, bottiglie d’acqua per lavarsi e per bere e un odore nauseabondo (di urina e altri bisogni) che arriva fino in mare. Un problema che si ripresenta a distanza di mesi, dato che il Comune – su impulso prima della stampa e poi dell’assessore alla sicurezza Giovanni Zinni – era intervenuto con l’ausilio di diverse pattuglie di polizia locale e aveva sgomberato i bivacchi già tempo addietro. Però, a quanto pare, "il pugno duro dell’Amministrazione serve a poco. O perlomeno si rivela efficiente solo nel breve termine", riferisce Roberta, che ha una grotta dopo via Panoramica: "Siamo abbandonati a noi stessi, ci sono degrado e incuria". Quasi sicuramente, l’uomo che dorme ai piedi dell’ascensore e che viene visto da cittadini e turisti che usufruiscono dell’impianto per visitare un fiore all’occhiello di Ancona – qual è il Passetto – è un cittadino pakistano in attesa dei documenti relativo alle pratiche di richiesta di asilo politico. L’anno scorso, il Carlino aveva avvicinato un gruppo di cinque giovani che dormiva sotto la palafitta, che ospita il ristorante ´La luna al Passetto´. Adesso, però, di clochard ce n’è solo uno: è avvolto in un sacco a pelo bianco, steso su alcune lenzuola per non dormire a contatto con il pavimento. Accanto a lui, il verde incolto vicino alla rampa di legno (rotta), due bottiglie di plastica piene di un liquido trasparente – forse acqua – e calzini e panni buttati qua e là, come se l’oleandro fosse il balcone di casa propria. È la prima volta che l’ascensore viene usato come accampamento nel pieno della stagione balneare, che sulla carta parte dal 1° maggio ma che al Passetto non accenna a cominciare. E forse è per questo che i bivacchi sono sfacciatamente sulla spiaggia: perché i bagnanti non possono ancora fruire di un arenile degno di questo nome.

Nicolò Moricci