NICOLO’ MORICCI
Cronaca

Passetto Ancona, tornano i bivacchi I bagnanti insorgono: “Trovate una soluzione”

Gli habitué puntano il dito contro il Comune e chiedono interventi definitivi: “Questa gente va aiutata, possibile che non ci siano strutture per loro?”

Passetto, tornano i bivacchi e i bagnanti insorgono: "Trovate una soluzione"

Passetto, tornano i bivacchi e i bagnanti insorgono: "Trovate una soluzione"

Ancona, 21 agosto 2023 – Passetto, ancora bivacchi all’ascensore. Nella spiaggia cittadina, sono tornati in questi giorni gli accampati. O forse non se ne sono mai andati. Già diversi mesi fa i bagnanti avevano puntato il dito contro un gruppo di pakistani, tutti presumibilmente richiedenti asilo, che usava sdraiarsi sui lettini della spiaggia. Lettini dellostabilimento ‘Il Valentino’, che ogni mattina accoglie centinaia di clienti.

Erano stati proprio gli habitué a lamentarsi della loro presenza e a chiedere maggiori controlli. Per tutta risposta, il vicesindaco e assessore alla sicurezza, Giovanni Zinni, aveva schierato un’imponente cordone di sicurezza, con pattuglie appiedate della polizia locale a monitoraggio del litorale. Questo, però, pare non sia bastato a scoraggiare i disperati, che continuerebbero a dormire nei pressi delle cabine dell’ascensore: "Si mettono qui intorno alle 23, 23.30, e poi se ne vanno col sole", dice un signore.

Sandra Contato, che frequenta spesso la baia, dice di averne visto uno al mattino che era ancora lì: "Io sono scesa con l’ascensore e una volta aperte le porte, l’ho trovato per terra. Questa gente va aiutata – evidenzia lei e il signor Sauro – Che Comune e questura adibiscano degli edifici appositi per i richiedenti protezione internazionale, perché così non è un bello spettacolo. E poi – sottolinea Sandra affacciandosi tra le sterpaglie – guardate i resti di cibo che ci sono in mezzo al verde. Qui, è terreno fertile per i ratti".

In effetti, in mezzo ai fiori, ci sono scatole di cibo, con resti di mangiare, bottiglie e lattine di birra, contornate da cartoni che fungono da stuoia. Per Giorgio Bartolucci, il problema è a monte: "Il governo non può continuare ad accogliere gente. Va realizzato un cordone umanitario che finisca in tutta l’Unione europea. La gente si accoglie se c’è abbastanza spazio per ospitarla, ma non così". Ieri, in spiaggia, un uomo (di presunta origine africana) era sdraiato nei pressi della scalinata, con dell’alcol vicino. Due giorni fa, la polizia ha allontanato tre italiani che – tende al seguito – bivaccavano a due passi dal mare, con tanto di fornelletto a gas per cucinare.

Per loro, il questore, Cesare Capocasa, ha immediatamente emesso tre fogli di via obbligatorio, con divieto di fare ritorno nel territorio comunale per un periodo di due anni. "Anche venerdì sera, al piano terra dell’ascensore che porta al mare, stessa situazione – osserva un residente - Credo che in una realtà come la nostra simili cose non siano accettabili, a chicchere dicono che non siamo nel terzo mondo". Ieri, le moto d’acqua della polizia sono state inoltre impegnate nel recupero e nello smaltimento di un grosso tronco di legno pericoloso per i bagnanti.