"Prelievi di sangue, attese fino a tre settimane"

Cresce la rabbia dei cittadini per il servizio che funziona con prenotazioni: "Sono dovuto andare a Recanati per riuscire a fare gli esami"

"Prelievi di sangue, attese fino a tre settimane"

"Prelievi di sangue, attese fino a tre settimane"

Per farsi fare un prelievo di sangue possono passare anche fino a tre settimane. Ci sono servizi sanitari che vanno a rilento e questo in particolare rientra nella categoria. Succede a Osimo, all’ospedale, e alla Rsa di Castelfidardo. "E’ stato creato un sistema che anziché agevolare un servizio pubblico crea un sistema che porta il cittadino ad attese di oltre 15 giorni per un prelievo del sangue. Parlo della trafila al centro prelievi di Osimo che funziona solo su prenotazione, sistema che porta ad attendere più di due settimane – racconta un osimano -. Ieri mattina ho portato mio padre a Recanati senza prenotazione e nel giro di un’ora hanno fatto tutto".

In un attimo si è innescato un dibattito social: "Anche in situazioni particolari come in gravidanza dove ci sono tempi precisi per effettuare certi esami, stessa trafila fino anche a sette giorni per gli esiti che dovevo ritirare per poi portare alla ginecologa. Nonostante si trovasse nello stesso plesso ospedaliero, non poteva visionarli autonomamente quindi giro doppio", ha detto una giovane mamma.

Le soluzioni ci sarebbero ma spesso non si conoscono: "In pochi sanno che da circa un anno è aperto un centro prelievi al poliambulatorio in piazza del Comune dove si effettuano i prelievi su prenotazione tre volte alla settimana senza lista d’attesa". Il futuro dell’ospedale di Osimo è appeso a quello dell’inaugurazione del nuovo ospedale Inrca attesa per il 2026. Un ospedale che, malgrado tutto, funziona bene nei reparti al pronto soccorso e che funge da filtro: "In questi giorni ho dovuto frequentare in maniera assidua l’ospedale di Osimo, sia perché mio padre è stato a lungo ricoverato al reparto di Medicina, sia perché mia figlia si è dovuta rivolgere al pronto soccorso per un piccolo incidente domestico – racconta un’osimana -. Per entrambe le situazioni ho trovato una struttura efficiente, con personale preparato e disponibile, attenzione al paziente e, nel caso dell’intervento di pronto soccorso, un triage fatto immediatamente e le necessarie cure erogate entro un’ora di tempo. Il tutto a 10 minuti a piedi da casa. Mi chiedo e chiedo a chi amministra la cosa pubblica se le riforme sanitarie varate negli ultimi anni, con la chiusura dei piccoli e medi ospedali nel territorio, per favorire il potenziamento delle grandi strutture specializzate, sia davvero pensata per creare maggiore vicinanza al cittadino ed efficienza".

Silvia Santini