
Sui litorali meno persone, c’è chi preferisce la scoperta delle aree interne
Il turismo straniero cresce nelle Marche, anche tra Senigallia e la Riviera del Conero dove le strutture ricettive registrano un’occupazione media molto buona per il mese di agosto. Una fortuna per una situazione che altrimenti sarebbe stata difficile. A fare la parte del leone come sempre è il mare. I rincari pesano, impossibile negarlo, soprattutto sulle tasche degli italiani. I costi per gli operatori balneari sono lievitati e diversi hanno scelto di aumentare, seppur di poco, i prezzi, altri di lasciarli invariati. A Sirolo e Numana, in alcuni stabilimenti, un ombrellone e due lettini al giorno sono passati da 18-20 euro a 22 (per un weekend 60 euro, un mese 450, per la stagione intera fino a mille). A Senigallia alcuni a 25 euro.
Il direttore di Confcommercio Marche Massimiliano Polacco afferma: "I rincari si attestano sul 3 per cento (non alti come in altre parti d’Italia) ma oltre a questo c’è da sottolineare un cambiamento dei costumi rilevato dall’aumento dei flussi turistici stranieri che scelgono il mare ma anche la collina, l’entroterra e la cultura e il parallelo calo delle presenze di italiani. Non tutte le zone sono uguali: Senigallia tiene, Sirolo pure, diversa Falconara che rileva qualche problema. Sempre riguardo il cambio di mentalità, i ’locali’ stanno andando meno al mare, si è visto sulle spiagge, e poi è in atto un cambiamento globale del fare vacanza, non più dai 7 ai 10 giorni ma parte dal mercoledì-giovedì fino al weekend, uno stop and go che dimostra che il calo è incentrato dal lunedì al mercoledì". Tra le località che possono sorridere sicuramente Portonovo che registra il sold out.
Gli ombrelloni degli stagionali poi non sono sempre occupati, anzi, ce ne sono spesso di vuoti, lo vedono tutti coloro che vanno in spiaggia. E così è stata avanzata l’ipotesi, considerata interessante dalle associazioni, di valutare un app con cui lo stagionale può segnalare al gestore dello stabilimento quando sarà in spiaggia a "sfruttare" il suo ombrellone per lasciarlo affittabile agli occasionali.
Anche il consigliere regionale di Federalberghi Marche Emiliano Pigliapoco conferma: "Il turismo straniero (la maggior dal nord Europa) sta aumentando sempre di più, nel 2019 eravamo la regione con meno turisti stranieri. Oggi siamo attorno al 24 per cento di presenze straniere – dice -. Quest’anno osserviamo che le famiglie italiane sono molto più attente a spendere e le strutture ricettive che offrono la formula all inclusive hanno registrato un maggior apprezzamento. A pesare sulle vacanze è il potere d’acquisto degli stipendi che si è sempre più eroso e anche per questo chi viene in vacanza rimane qualche giorno in meno".
Gli eventi hanno un peso sulla scelta della meta: "A Senigallia il turismo va molto bene perché gli eventi attirano e aiutano le strutture anche nelle date in cui c’è una minore affluenza". Anche Pigliapoco conferma il cambio delle abitudini che influiscono sulla durata delle vacanze ma anche sull’esperienza ricercata: "Non si cerca più solo il mare, i turisti vogliono conoscere anche quello che c’è sul territorio, vogliono assaggiarne i prodotti enogastonomici e fare escursioni, attività sportive e all’aria aperta. L’entroterra è più amato dagli stranieri che cercano la vacanza ’verde’ e soprattutto le strutture con piscina".
Silvia Santini