REDAZIONE ANCONA

Qualità della vita, ecco le posizioni delle città delle Marche

La classifica di ItaliaOggi: la medaglia d'oro è di Bolzano

Ancona apre le città marchigiane: è 17esima

Ancona, 26 novembre 2017 - Ancona scala la classifica con un filo di gas, ed è la prima provincia marchigiana a posizionarsi nell'annuale classifica di ItaliaOggi sulla qualità della vita nelle città italiane, curata dal Dipartimento di statistiche economiche dell'Università LaSapienza di Roma con il supporto di Cattolica Assicurazioni. Il capoluogo marchigiano conquista addirittura 18 posizioni, sfrecciando dalla 35esima posizione dell'anno scorso all'attuale 17esima.

La segue, a distanza, Fermo, che con uno scatto in avanti di ben 11 gradini è 29esima; poi Ascoli Piceno, che passa a 32esima dopo avere perso 14 posizioni rispetto al 2016 e Pesaro-Urbino, che con -4 posizioni si assesta al 38esimo posto. Chiude la regione la provincia di Macerata: conquistando tre posizioni, diventa 40esima. 

 La provincia italiana dove si vive meglio è invece Bolzano, sul primo gradino del podio seguita a ruota da Trento e Belluno. Male invece per Trapani, fanalino di coda della classifica. 

 Per far emergere la qualità della vita, sono stati nove gli indicatori presi in considerazione: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero, tenore di vita. E'  il Nordest a monopolizzare le prime posizioni: quarta Vicenza; sesta Treviso, Pordenone nona e Udine decima. Potenza, prima provincia del Sud, è 44esima.

Circa il 58% della popolazione italiana (contro il 53,3% dello scorso anno), pari a 35 milioni 161 mila residenti (erano 32 milioni 732 mila nel 2016), vive in province caratterizzate da una qualità della vita scarsa o insufficiente. Peggiora in particolare il Nordovest, che ha 8 province dove non si vive bene, risultato probabilmente dei processi di deindustrializzazione e ristrutturazione produttiva che hanno coinvolto il territorio negli ultimi anni. La classifica segnala in generale province 'minori' contraddistinte da un notevole dinamismo e da condizioni economiche favorevoli contrapposte a contesti metropolitani sempre più statici e non più in grado di garantire condizioni di vita accettabili ai loro residenti.