Rissa, non rispetta i divieti: rischia l’arresto

Controlli sulla movida coordinati dalla polizia che ha sorpreso un 20enne vicino allo chalet dei giardini: aveva ricevuto il Dacur

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Su di lui gravava il Dacur (divieto di accesso alle aree urbane) per aver partecipato a una rissa, ma i poliziotti lo hanno sorpreso nella zona dello chalet dei giardini Regina Margherita: giovane fabrianese denunciato, ora rischia l’arresto. Nel finesettimana sono stati effettuati controlli di ordine e sicurezza, con attenzione particolare alla movida. Sotto la direzione del commissariato di polizia, il contingente composto da poliziotti e carabinieri ha eseguito verifiche e identificazioni nelle zone cittadine maggiormente frequentate dagli afflussi di persone del sabato sera. In particolare i controlli hanno riguardato maggiormente l’area del centro storico e quella dei giardini Margherita dove nel recente passato si sono verificate risse e criticità sul fronte dell’ordine pubblico. L’obiettivo dei controlli era proprio quello di assicurare la tranquillità cittadina prevenendo gli eccessi connessi alla cosiddetta movida. Durante i controlli sono state identificate 55 persone e monitorati venti autoveicoli, ma sono stati controllati anche sette esercizi commerciali.

Durante il controllo eseguito sabato a tarda serata ai giardini Margherita, e in particolare nei pressi dello chalet, gli operatori di pubblica sicurezza hanno riconosciuto un ventenne fabrianese sul quale gravava la misura di prevenzione del Dacur emesso nei suoi confronti dal questore di Ancona Cesare Capocasa a luglio scorso a seguito del coinvolgimento in una rissa. Non si tratta della maxi rissa avvenuta tra il 23 e 24 giugno proprio allo chalet, poi chiuso per venti giorni dal questore di Ancona, Cesare Capocasa ai sensi dell’articolo 100 del testo unico di pubblica sicurezza, ma di un episodio analogo avvenuto alcuni giorni dopo sempre nella città della carta.

Un fenomeno quello delle risse tra giovani e giovanissimi che ha preoccupato molto in città, la scorsa estate. Il Dacur è una sorta di daspo urbano, una misura di prevenzione che il questore può applicare a soggetti ritenuti pericolosi, sulla base di elementi oggettivi, per la sicurezza urbana il cui concetto ricomprende anche il diritto alla vivibilità e al decoro delle aree cittadine. Per questo il ventenne fabrianese è stato denunciato alla procura della repubblica presso il tribunale e rischia fino ad un anno di carcere. I controlli delle forze dell’ordine continueranno incessanti soprattutto ma non solo durante i finesettimana e nei luoghi della movida.

Sara Ferreri