Rubini: "E’ un risultato di protesta"

Rubini: "E’ un risultato  di protesta"

Rubini: "E’ un risultato di protesta"

"Noi siamo vivi, certo ci aspettavamo un risultato migliore, ma restiamo gli unici superstiti della polarizzazione di una città in cui ha avuto la meglio il cosiddetto ‘voto utile’. Per il ballottaggio metteremo i nostri punti programmatici principali sul tavolo per chi vorrà discutere con noi". Francesco Rubini, candidato di due liste civiche tra cui la sua Altra Idea di Città , è arrivato nella sala giunta di Palazzo del Popolo con piglio di chi è contrariato e di chi, alla vigilia dello spoglio, auspicava un risultato diverso. Essere attorno al 6% a più di un terzo delle sezioni scrutinate non poteva lasciarlo sereno. Cinque anni fa aveva raggiunto il 6,60%: "Saremo praticamente soli in consiglio comunale a contrastare due forze che si spartiranno le macerie di una città – ha detto il leader del movimento di sinistra dorico –. Non mi venderò per un incarico o altro e noi saremo disposti a trattare solo sui temi che noi consideriamo vitali: Area marina protetta, metropolitana di superficie, stazione marittima e banchina Grandi navi al molo Clementino. Chi vuole discutere noi ci siamo". Tre di questi temi, a parte l’Area marina protetta, vedono Silvetti e il centrodestra sulla stessa linea. Rubini ha allontanato qualsiasi tipo di scenario di fantapolitica: "Escludo categoricamente qualsiasi tipo di alleanza con il centrodestra, specie questo tipo di centrodestra. Un conto sono i temi, ma poi c’è tutto il resto. Sugli apparentamenti lasceremo liberi i nostri elettori, non abbiamo intenzione di porre alcun diktat. Chi si aggiudicherà il ballottaggio? Difficile dirlo, l’unica cosa certa è che in dieci anni di governo della città il centrosinistra e in testa la sindaca Valeria Mancinelli, sono stati responsabili di una scalata simile della destra anconetana. Ritengo ci sia voglia di cambiare, indipendentemente dalle idee, perché questo è un voto chiaro, al centrodestra, di protesta rispetto a un governo che non cambia mai in questa città".

Pierfrancesco Curzi