
Sabbia dalla Torre alla spiaggia libera. Ma un’alga potrebbe fermare tutto
Il materiale di sedime trasferito dalla Torre alla Capannina per rimettere a posto la spiaggia libera non modificherà in alcun modo le dimensioni dell’arenile all’ombra della torre De Bosis. Sono gli esperti coinvolti nel piano a garantirlo per tranquillizzare i tanti bagnanti che frequentano la Torre e che mai come quest’anno hanno una spiaggia così ampia e ricca. Andando con ordine, tuttavia, c’è una priorità procedurale non di poco conto da risolvere, ossia l’esito delle analisi e dei campionamenti che saranno effettuati dalla prossima settimana sul materiale di sedime presente. Un intervento effettuato dagli esperti del Disva, il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente. Un’équipe guidata dalla professoressa Silvia Bianchelli, effettuerà dei prelievi dalla spiaggia della Torre per verificare se, in caso di movimentazione del materiale di sedime, potrebbero esserci pericoli per la tutela e la salvaguardia dell’alga Cystoseira. Un’alga ritenuta dagli esperti, a partire dal direttore del Parco del Conero, Marco Zannini, di fondamentale importanza per l’ecosistema marino di Portonovo. Se la Cystoseira dovesse essere messa in pericolo durante le manovre di prelievo e spostamento, nulla verrà toccato e per l’estate 2024 la baia dovrà, gioco forza, fare a meno della spiaggia libera alla Capannina. In caso contrario si partirà immediatamente con le manovre di trasbordo di ghiaia e sabbia. Le operazioni dovrebbero richiedere al massimo un paio di notti di lavoro. Verranno utilizzati dei mezzi via terra molto potenti, dei Dumper, che viaggiando a cavallo tra l’arenile e l’acqua, trasporteranno il materiale necessario da un punto all’altro della stessa spiaggia. Il materiale di sedime contribuirà a riformare il tratto di spiaggia libera, con buona pace per tutti, bagnanti, associazioni e lo stesso titolare dello stabilimento balneare che nel frattempo ha recintato La Capannina con il cartello "Spiaggia privata".
A quel punto l’unico pericolo potrebbe arrivare da un’ulteriore mareggiata. In quel caso la nuova spiaggia libera verrebbe spazzata via trattandosi di materiale ‘leggero’ e dunque facilmente trasportabile dalla corrente.
Al netto di uno scenario che si spera non effettivo, il discorso generale regge fermo restando il via libera da parte dell’Ente Parco, giustamente molto attento al pieno e corretto svolgimento delle procedure. A livello burocratico, inoltre, dovrà arrivare anche il parere favorevole della Regione Marche, Direzione Ambiente e Risorse Idriche. I quantitativi da movimentare, in estrema sintesi, dalla Torre verso la chiesetta, dipenderanno dagli esiti dei monitoraggi dello stato di eventuali presenze naturalistiche significative nei fondali. È bene ricordare ancora una volta che l’estensione della spiaggia della Torre non dovrebbe subire alcun ridimensionamento della sua ampiezza. Le correnti e le mareggiate dell’inverno scorso hanno ‘mangiato’ la spiaggia libera a sud, ma più verso nord, alla Torre appunto, hanno trasportato tantissimo materiale alzando di alcuni metri il livello dell’arenile.