L'omaggio di Ancona all'imperatore Cesare diventa un caso: il marmista sbaglia a scrivere l’incisione

La stessa scritta in latino che campeggia sull'Arco di Traiano al porto antico, è stata riprodotta anche sulla nuova pavimentazione di via XXIX Settembre. Peccato però che l’imperatore diventa “caseari” anzichè “caesari”

La scritta che simboleggia l'omaggio di Ancona all'imperatore Cesare anche sulla nuova pavimentazione di via XXIX Settembre. Peccato però che l’imperatore diventa “caseari” anzichè “caesari”

La scritta che simboleggia l'omaggio di Ancona all'imperatore Cesare anche sulla nuova pavimentazione di via XXIX Settembre. Peccato però che l’imperatore diventa “caseari” anzichè “caesari”

Ancona, 20 aprile 2024 – L'omaggio di Ancona all'imperatore Cesare e a Traiano, artefice dell'allargamento del porto per l'approdo delle navi, deturpato dallo strafalcione di un marmista. L'incisione della stessa scritta in latino che campeggia sull'Arco di Traiano nell'area del porto antico, è stata riprodotta per volere dell'amministrazione comunale anche sulla nuova pavimentazione di via XXIX Settembre che collega il cuore del capoluogo marchigiano a Porta Pia. Peccato però che l’imperatore diventa “caseari” anzichè “caesari”. Un errore a pietra già posata emerso casualmente e al quale ora bisognerà porre rimedio. Con buona pace della storia.

L’iscrizione 

"Imperatori Caesari divi Nervae filio Nervae Traiano Optimo Augusto Germanico Dacico, pontefici maximo, tribunicia potestate XVIIII, imperatori IX, con)s(uli VI, patri patriae, providentissimo principi, Senatus populusque R(omanus), quod accessum Italiae hoc, etiam addito ex pecunia sua portu, tutiorem navigantibus reddiderit”.

La traduzione dal latino

“All’imperatore Cesare Nerva Traiano Ottimo Augusto Germanico Dacico, figlio del divo Nerva, pontefice massimo, mentre deteneva l’autorità tribunizia per la diciannovesima volta, acclamato imperatore per l’undicesima volta, console per la sesta volta, padre della patria, principe estremamente provvido, il Senato e il popolo romano (dedicarono), per aver reso più sicuro ai naviganti questo approdo all’Italia, dopo avervi anche aggiunto un porto a sua spese”.