
L’assessore Manuela Caucci
Criticità del sistema sanitario anconetano e patrocinio del Comune a un’iniziativa legata all’Extra G7 Salute: l’assessore ai servizi sociali, Manuela Caucci, nel mirino del Partito Democratico. Il consigliere Giacomo Petrelli è arrivato a chiedere le dimissioni della Caucci, in quanto avrebbe disatteso totalmente i punti emersi dalla seduta del Consiglio comunale straordinario sulla sanità che si è tenuto nel marzo scorso: "I cittadini non riescono a curarsi, le liste d’attesa sono infinite e il G7 è stato solo una sfilata di potenti, ma intanto chi può si cura nel privato e per gli altri è un dramma. Non nasconda la testa sotto la sabbia, faccia qualcosa di concreto oppure si dimetta" ha attaccato Petrelli dopo la risposta alla sua interrogazione da parte dell’assessore Caucci: "I dati nazionali e i risultati di alcune classifiche mettono Ancona e l’ospedale regionale della sua città ai primi posti _ aveva detto la titolare dei servizi sociali, con delega alla sanità _. Grazie alla buona collaborazione con l’Ast 2 abbiamo riattivato la Casa Rossa, dove, assieme alla facoltà di agraria dell’UnivPm, abbiamo avviato la raccolta dell’olio grazie alla coltivazione dei terreni circostanti; sempre grazie all’Ast presto il Poliambulatorio del Viale verrà riattivato all’ex Umberto I (doveva essere inaugurato a giugno, ndr.). Dalla mia anche la lettera di sostegno del Comitato di Collemarino sul mantenimento del centro sanitario". L’attenzione si è poi spostata sull’interrogazione di Andrea Vecchi, chirurgo dei trapianti di Torrette, inerente a una delle iniziative legate all’Extra G7 Salute, il progetto di prevenzione ‘Piano Salute’. Una campagna organizzata dal laboratorio analisi del Piano appunto per la prevenzione, iniziata ieri, che avrebbe avuto il via libera dei medici di famiglia: "L’Ordine dei Medici, nella persona del presidente Borromei, non ne sapeva nulla, così come i medici di base non erano stati del tutto coinvolti _ è stato l’affondo di Vecchi _. Perché si è favorito un laboratorio privato, che si è fatto dunque pubblicità, invece di coinvolgere Federlab per un parere? Il Comune ha fornito il suo patrocinio a un’iniziativa di privati, forse avrebbe fatto meglio ad astenersi". Anche su questo ha risposto la diretta interessata, Manuela Caucci: "Noi abbiamo garantito il nostro sostegno con il patrocinio perché iniziative legate alla prevenzione vanno sostenute. Ci avevano informato che la campagna sarebbe stata gestita in concerto con i Medici di Medicina Generale, per noi era una garanzia".