
Un uomo di 44 anni è a processo per stalking a Castelplanio, accusato di minacce e possesso di coltelli.
Lasciato dalla donna con cui aveva avuto una relazione durata quasi un anno, un uomo ha iniziato a perseguitarla con telefonate, pedinamenti e appostamenti. I carabinieri hanno trovato la sua auto piena di coltelli.
Sul tappeto del lato passeggero, i militari hanno rinvenuto una valigetta con dentro varie lame. "Stavo facendo una passeggiata", ha detto ai carabinieri chiamati dalla vittima, spaventata di averlo visto sotto il suo palazzo dopo che aveva già sporto denuncia.
I fatti risalgono a maggio del 2023 e sarebbero andati avanti fino alla fine dell’anno, a Castelplanio. Protagonista un 44enne fabrianese che è finito a processo per stalking (con il giudizio immediato chiesto dalla Procura) davanti alla giudice Francesca Grassi. È difeso dall’avvocato Tommaso Rossi.
Vittima una 48enne originaria del Lazio ma residente nello jesino, parte civile con l’avvocato Andrea Boria. Ieri mattina in tribunale è stato sentito un vicebrigadiere dei carabinieri che in una occasione aveva trovato l’imputato vicino casa della vittima. Era il 26 novembre del 2023 quando una pattuglia aveva raggiunto la zona dove vive la donna perché dalla strada l’ex compagno avrebbe iniziato ad insultarla. Impaurita, la 48enne aveva chiamato il 112.
Quando i militari sono arrivati, per una lite tra ex, hanno visto l’uomo che si allontanava. "Ha raggiunto un vicolo cieco - ha raccontato il carabiniere - lo abbiamo seguito perché ci ha insospettito. Quando gli abbiamo chiesto perché si trovava lì ci ha risposto che faceva una passeggiata ma quella era una via chiusa. Nella sua auto abbiamo trovato una valigetta con dei coltelli dentro. La donna ci aveva detto di essere stata minacciata, i coltelli li abbiamo sequestrati".
Il fabrianese le avrebbe detto: "Ti rovino, faccio un casino me la pagherai". In una occasione le avrebbe anche danneggiato l’auto staccandole la maniglia della portiera lato guida. Non sarebbero mancate nemmeno spinte e percosse durante delle litigate. Una relazione per la quale tutt’oggi la vittima è sotto cura medica per lo choc psicologico che avrebbe subito.
Prossima udienza il 18 febbraio per sentire l’imputato che ha sempre rigettato le accuse.