
Istituto di Storia delle Marche, la giunta regionale porterà in commissione la proposta di assegnazione di 25mila euro. La dichiarazione, lunedì mattina, dell’assessore comunale alla cultura, Anna Maria Bertini, durante una seduta della VI Commissione, non era casuale e anzi centrata. Lei, a differenza dei vertici dell’istituto che rischia di scomparire, sapeva che Palazzo Raffaello alla fine aveva deliberato una somma. Il Carlino ha avuto conferma di ciò andando direttamente alla fonte: "Confermo quanto detto dalla Bertini _ spiega l’assessore regionale con delega al bilancio, Goffredo Brandoni _. In sede di approvazione di bilancio in giunta abbiamo deciso di stanziare quella somma, pari a 25mila euro, a favore dell’ISM. Ovviamente l’iter non finisce qui, prima dovremo affrontare la fase degli incontri in I commissione bilancio, vedremo quante sedute saranno necessarie per dipanare il tutto; successivamente il provvedimento finirà in consiglio per l’assestamento e l’approvazione finale. Sarà necessario ancora un po’ di tempo, ma la cifra da dare all’istituto anconetano che noi porteremo in aula per la proposta di legge è quella".
All’interno di un provvedimento delicato e complesso come il bilancio di ente come la Regione, c’è poco spazio per inserire novità in grado di modificare un assetto blindato. Lo stesso Brandoni, nonostante le richieste dell’ISM fossero state chiare nei mesi scorsi, non dà adito a speranze: "La cifra è quella e quella resterà, ipotizzare un rialzo del fondo è praticamente impossibile, il fascicolo è chiuso, andiamo avanti così, a meno che non si decida di togliere un capitolo di spesa per dare a un altro, ma non accadrà". Sembra incredibile, ma sulla cultura e sul tema specifico dell’Istituto di Storia, la Regione si è comportata come la giunta comunale dorica, tagliando del 50% quella che era la richiesta minima per andare avanti fatta dai vertici dell’ISM. In sede di bilancio Palazzo Raffaello ha tagliato esattamente a metà i fondi, così come, appena insediata, l’assessore Bertini ha fatto con tutti gli appuntamenti in cartellone da luglio a fine anno. Nel 2024 poi si vedrà: "Senza rassicurazioni sul fatto di tornare alla somma di finanziamento originariamente richiesta, per noi il futuro appare molto nebbioso _ spiega Roberto Giulianelli, vicepresidente dell’Istituto di Storia delle Marche _. Come le dicevo ieri (lunedì, ndr.) se la cifra fosse stata questa, appunto 25mila euro, potremo almeno sanare delle spese col personale più varie ed eventuali, ma per garantire il futuro del nostro istituto sarebbe stato necessario altro. Ne parleremo con il presidente Franco Amatori e la collega Carla Marcellini". I problemi per l’ISM però non si esauriscono solo coi fondi per l’attività di ricerca e per l’archivio, ma riguardano soprattutto il nodo mai sciolto della sede. Ad oggi i 40mila volumi sono stivati in due magazzini e in parte minore nella sede di rappresentanza di palazzo Camerata: "La questione sede parte dalla notte dei tempi" conclude Giulianelli.