Le zone a traffico limitato debbono essere istituite in modo coerente rispetto a un piano di rivisitazione della viabilità e dei parcheggi. Devono insomma essere create lasciando altre possibilità oppure rendendo il servizio pubblico realmente efficiente. Seppur se ne parli da tempo è anche una mia idea quella di creare una zona a traffico limitato in piazza della Repubblica valutando eventualmente la possibilità di allargarla a parte della zona del Guasco passando da via della Loggia.
Ma, come detto, questa soluzione va attuata in coerenza alla creazione dei punti di parcheggio che permettono di raggiungere il centro con facilità. La reintegrazione della stazione marittima non è un vezzo da opposizione, ma la reale consapevolezza di sapere che c’è un mezzo di collegamento in più con la città. Un mezzo efficiente, veloce e che se studiato in modo attento può rappresentare una valida alternativa per chi viene da nord. Lo stesso vale per le altre fermate della metropolitana di superficie che ci assicureranno un numero molto minore di ingressi in città. Quindi, se vogliamo, è una zona a traffico limitato che si innesca automaticamente. Il progetto va però sostenuto da altri parcheggi che inevitabilmente possono essere reperiti in strutture già esistenti e precedentemente sfruttate per altro. Questo perché ci sono necessità differenti e che il mezzo pubblico non può intercettare. Per ultimo un’attenta analisi va fatta anche sull’utilizzo dei parcheggi coperti proprio per adeguare il sistema tariffario e renderlo più appetibile nelle fasce orarie che non vengono sfruttate.