MARINA VERDENELLI
Cronaca

Uccise con una fiocina per una lite stradale: rinviato a giudizio per omicidio

Il giovane di 28 anni tolse la vita a un ragazzo di 23 durante un diverbio in un ingorgo. In aula ha detto: “Non non sono un talebano, è stato un incidente”

Ancona, 11 giugno 2024 – Ucciso da un fucile da sub per difendere un amico dopo un litigio stradale, andrà a processo l'algerino Fatah Melloul, 28 anni, residente a Jesi. Il 27 agosto scorso aveva trafitto al petto un 23enne albanese, Klajdi Bitri, via Cilea, a Sirolo. Lungo la strada si era creato un ingorgo ed era scoppiata una discussione tra l’autista della vettura dove si trovava a bordo l’albanese, e l’algerino, in auto con la fidanzata.

L'arresto di Fatah Mellou, 27 anni, il killer di Sirolo
L'arresto di Fatah Mellou, 27 anni, il killer di Sirolo

Erano scesi tutti dai mezzi. Dopo vari insulti il 28enne era tornato verso il veicolo per prendere il fucile e lo aveva puntato addosso al 23enne. Le punte della fiocina lo avevano trafitto perforando l’aorta e l’arteria polmonare. Il giovane morì poco dopo sulla strada. L’algerino era già risalito in auto ed era andato a pesca a Falconara. I carabinieri lo cercavano e lo hanno arrestato mentre tornava dal mare.

A rinviarlo a giudizio oggi, con l’accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi, è stato il giudice Alberto Pallucchini al termine dell’udienza preliminare. L’imputato, prima che il giudice si ritirasse in camera di consiglio, ha voluto rilasciare dichiarazioni spontanee: “Non sono un talebano che ammazzo le persone. Non mi sono reso conto. È stato un incidente”. Il processo si aprirà in Corte di Assise il prossimo 25 ottobre. Melloul è difeso dall’avvocato Davide Mengarelli. Parte civile con l’avvocato Marina Magistrelli il fratello della vittima.