REDAZIONE ANCONA

Ucciso dal papà, dolore e rabbia ai funerali in Duomo per Alfredo

Mamma Veronica con la foto del figlio stretta tra le braccia "Dio benedica gli incompresi" la frase per l’ultimo viaggio

Una cerimonia intima, senza curiosi. Solo un momento di silenzio per dare l’ultimo saluto ad un giovane ucciso in uno dei modi peggiori, per mano di un padre. Si sono svolti ieri pomeriggio in Duomo i funerali di Alfredo Pasquini, il 26enne di Senigallia, ucciso con un colpo di pistola dal padre Loris, al culmine di una lite in casa. Ad abbracciare simbolicamente il feretro solo gli amici più intimi di Alfredo, quelli che conoscevano davvero chi era, la sua vita difficile, e che, come sottolineato da un cugino "non hanno mai giudicato senza sapere". Anche per questo la famiglia, la mamma Veronica in particolare, aveva chiesto che il funerale fosse celebrato senza troppi clamore. E così è stato. Non erano più di cinquanta gli amici e i parenti più stretti che hanno preso parte all’ultimo saluto ad Alfredo. Durante la messa, celebrata dal parroco don Aldo Piergiovanni, la mamma di Alfredo ha sempre stretto la foto del figlio, come in un ultimo e disperato abbraccio. Accanto a lei il compagno Gianfranco, e la sorella di Alfredo Stefania, che Loris ha avuto da un precedente matrimonio. "Dio benedica tutti gli incompresi". Questa la frase scelta per accompagnare Alfredo nel suo ultimo viaggio. Subito dopo i funerali, il feretro si è diretto verso il cimitero di Roncitelli per la sepoltura. Intanto resta in carcere l’assassino di Alfredo, il padre Loris, 73 anni, che nel pomeriggio di lunedì 29 marzo, ha sparato un colpo di pistola che ha ferito mortalmente il figlio alla gola. Martedì il gip del Tribunale di Ancona Sonia Piermatini ha convalidato l’arresto di Loris Pasquini respingendo la richiesta degli arresti domiciliari avanzata dall’avvocato difensore e motivando la detenzione in carcere con il rischio "di inquinamento delle prove". Il legale di Pasquini aveva chiesto anche una perizio psichiatrica per Loris ma sarà il pm a decidere se disporla o meno. Il delitto di Roncitelli ha suscitato molto sgomento nella piccola frazione senigalliese anche se molti conoscevano da sempre il rapporto turbolento, fatto di incomprensioni e litigi tra padre e figlio. Nessuno però, a detta dei vicini, si sarebbe immaginato un così tragico epilogo.