Colpito dalla fiocina al cuore e a un polmone: ecco come è morto Klajdi Bitri

Davanti all'obitorio dell'ospedale di Torrette ad Ancona si sono riuniti in presidio gli amici e i colleghi della vittima. Il fratello organizza una raccolta fondi per riportarlo in Albania

Ancona, 29 agosto 2023 - Mentre il killer, Fatah Melloul, continua a proclamarsi innocente e giura di non aver sparato, oggi è il giorno dell'autopsia sul corpo di Klajdi Bitri, il 23enne albanese ucciso domenica a Sirolo, con un colpo di fiocina che lo ha raggiunto al torace.

La Procura di Ancona ha affidato l'incarico per svolgere l'accertamento al medico legale Loredana Buscemi alle 13. La difesa dell'algerino 27enne indiziato del delitto e in stato di fermo per omicidio volontario aggravato da futili motivi, ha nominato come consulente di parte il medico legale Mauro Pesaresi.

Anche i familiari del giovane ucciso hanno nominato un proprio avvocato, Marina Magistrelli, per tutelarsi.

Gli esiti dell’esame

È stato colpito dalla fiocina al cuore e ad un polmone Klajdi Bitri. Una ferita che non gli avrebbe lasciato scampo. È il primo risultato dell' autopsia effettuata oggi sul corpo del giovane.

Tra gli aspetti ancora da chiarire se la profondità del colpo sarebbe compatibile con lo sparo dal fucile da sub. Oppure con un urto. 

Approfondisci:

Ucciso con la fiocina Il fratello disperato: "È morto tra le mie braccia Adesso voglio giustizia"

Ucciso con la fiocina Il fratello disperato: "È morto tra le mie braccia Adesso voglio giustizia"

Il presidio degli amici

Intanto davanti all'obitorio dell'ospedale di Torrette ad Ancona si sono riuniti in presidio gli amici e i colleghi della vittima.

Approfondisci:

Fiori e cartelli: "Non si può morire così" "Quel ragazzo impazziva dal dolore"

Fiori e cartelli: "Non si può morire così" "Quel ragazzo impazziva dal dolore"

Si sta pensando anche di organizzare una fiaccolata in città ma la data è da definire in attesa del via libera del sindaco Daniele Silvetti.

Raccolta fondi per riportare Klajdi in Albania

Per far fronte alle spese del funerale e il rimpatrio della salma di Klajdi, il fratello minore della vittima ha pensato di organizzare una raccolta fondi, scegliendo la piattaforma Gofundme per raggiungere l'obiettivo di 35 mila euro. "Klajdi mi ha fatto arrivare ad Ancona, mi ha aperto le porte di una nuova vita, mi ha fatto da padre qui in Italia, mi ha permesso di fare sport - ha ricordato Xhuliano, 18 anni -. Ora sarò io a occuparmi di lui". Il ragazzo ha visto il fratello morire: era in auto con lui e un amico, hanno assistito all'aggressione da parte di Fatah Melloul a quel padre di famiglia a cui Klajdi era riconoscente perché gli aveva garantito un tirocinio pagato nel proprio ristorante, "un lavoro in cucina che gli ha permesso di mettere da parte un po' di soldi" utilizzati per farsi raggiungere dal fratello minorenne. Xhuliano non dimenticherà mai quei minuti: "Gli ha chiesto di smetterla, di andare via e tutto sembrava tornata alla calma - ha testimoniato -. Invece, (Melloul) è tornato verso l'auto, guidata da una donna, ha aperto la portiera posteriore e ha tirato fuori un fucile da sub. A quel punto ho urlato a Klajdi di scappare: io ho fatto in tempo a ripararmi dietro la nostra macchina, poi e' partito un colpo con la fiocina, lo ha colpito intenzionalmente, l'ha preso in pieno petto. Poi gliel'ha tirata via, è tornato in auto e si è allontanato".