
Il direttore artistico Angelo Pittro
Tutto pronto per l’arrivo di ‘UlisseFest’ ad Ancona, il festival del viaggio firmato Lonely Planet che per la seconda volta sbarca in città. Saranno tre giorni ricchissimi di eventi, da venerdì a domenica, con una serata inaugurale, domani, a ingresso gratuito che prevede un affascinante dj set di Tyler Ov Gaia (ore 22), il vernissage della mostra fotografica su Tahiti (ore 21.30), entrambi nella corte della Mole, e un intervento dello psicoanalista Vittorio Lingiardi (ore 20.30, Auditorium), che parlerà del modo in cui "i luoghi ci parlano, ci formano e ci trasformano".
In una stagione piena di festival di ogni tipo perché puntare su ‘UlisseFest’? Cosa lo distingue dagli ‘altri’? A spiegarlo è il direttore artistico Angelo Pittro che osserva come "ogni festival si dedica a un certo tipo di evento: musica, teatro, cinema, incontri... Il nostro invece mescola i linguaggi. Ci sono tutte queste cose, e soprattutto l’idea che il pubblico deve poterle approfondire, conoscere, sempre in un contesto di ‘leggerezza’. Che poi è quello che avviene quando noi viaggiamo".
Il tema di quest’anno è lo ‘stupore’. "Sì. ‘Ancora mi stupisco’. E’ l’idea di recuperare quel senso di lievità che in qualche modo ci è venuta a mancare negli ultimi tempi. Il viaggio serve a recuperare un rapporto positivo tra noi e il mondo che ci circonda. Ecco, altri festival approfondiscono tempi impegnativi o sono evasione totale".
In effetti ‘UlisseFest’ lascia qualcosa nel pubblico, una curiosità speciale. "L’idea è che la gente possa portare a casa degli stimoli. Può essere banalmente l’immaginare un nuovo viaggio, ma anche un nuovo modo di rapportarsi sia con i viaggi stessi che con il proprio quotidiano. Ospiti come Vittorio Lingiardi e Daniel Lumera insistono proprio su questi aspetti, mentre incontri come quelli con Matteo Miavaldi e Chiara Barzini, che parleranno rispettivamente di India e di Los Angeles, sono momenti di maggiore approfondimento. Poi ci sono workshop ed esperienze semplici, ma interessanti".
Ad esempio? "Venerdì in piazza del Papa la città di Genova offrirà un aperitivo, non banale, perché dei bartender racconteranno una città, un territorio, attraverso un cocktail".
C’è un criterio con cui sceglie ospiti e temi? "Cerco di individuare figure che hanno fatto esperienza del mondo e hanno qualcosa di significativo da dire. Altro esempio: stasera alla Mole viene proiettato il film ‘Posso entrare? Un’ode a Napoli’, diretto dalla moglie di Sting, che racconta la città con gli occhi di chi arriva da fuori. Ecco, a noi piace portare ad Ancona esperienze di altre città, oltre che raccontare Ancona a chi ancora non la conosce".
E un grande viaggiatore come lei come trova Ancona? "E’ una città veramente sorprendente. Moltissimi nostri ospiti ci dicono: sai che Ancona è un posto pazzesco? Non ce lo aspettavamo. Ancona è come certe donne, che invece di mettere in mostra le proprie beltà preferiscono lasciarle scoprire. E’ capitato anche a me, girando in modo casuale. Certi angoli te li devi andare a cercare".
Raimondo Montesi