Zona Montebello. Troppi cantieri aperti, un quartiere nel caos: "Qui non viviamo più"

I residenti hanno raccolto 200 firme per il problema dei parcheggi. Il Comune cerca una soluzione per un’area sosta almeno provvisoria. oppure una convenzione con la struttura Stamira per costi agevolati.

Zona Montebello. Troppi cantieri aperti, un quartiere nel caos: "Qui non viviamo più"

Zona Montebello. Troppi cantieri aperti, un quartiere nel caos: "Qui non viviamo più"

Quartiere Montebello, più di 200 le firme raccolte dai residenti delle vie Curtatone, Montebello, Novelli, Oslavia e parte di via Veneto e Redipuglia. L’iniziativa è stata coordinata dagli stessi residenti e cittadini e dalle consigliere di Altra Idea di Quartiere del CTP 1 (Consiglio territoriale di partecipazione) dalla presidente Patrizia Santoncini a Valeria Campanella e Lidia Mangani che sono a loro volta residenti in quell’area.

Le firme sono state presentate martedì al Protocollo Generale del Comune di Ancona a sostegno dell’allegata petizione e la richiesta al sindaco, agli assessori Berardinelli e Tombolini e ai capigruppo consiliari di una pubblica assemblea da tenersi presso l’aula del Consiglio comunale in tempi brevi. Al centro del contendere la delicata situazione dell’area in questione in presenza di una serie di grandi cantieri che stanno di fatto creando enormi problemi per la sosta a chi lì ci vive. Il tema è stato sollevato ieri in consiglio comunale da un’interrogazione di Susanna Dini (Pd).

La giunta, preso atto del forte disagio, sta cercando di correre ai ripari. Due le soluzioni, entrambe in salita: da una parte reperire un’area da adibire a parcheggio per residenti, dall’altra trovare un accordo con la gestione del parcheggio Stamira per una sosta agevolata. L’interlocuzione con i vertici della società che gestisce il parcheggio più centrale e caro della città sta andando avanti da tempo, anche su altri progetti, ma al momento una soluzione non c’è: "Il problema è che sono stati aperti troppi cantieri tutti insieme – ha detto l’assessore alla Mobilità, Giovanni Zinni rispondendo alla Dini – a causa del Pnrr. Dal Palaveneto all’ex Stracca e presto l’ex Ipsia da parte dell’Inail. La soluzione migliore sarebbe un’area di sosta provvisoria e su questo stiamo cercando di definire alcuni termini tecnico-legali, senza dimenticare i punti centrali delle convenzioni con alcune società. Nel giro di pochi giorni contiamo di dare delle risposte concrete".

Quelle che da tempo attendono i residenti della zona sopra indicata: "Il tema va affrontato una volta per tutte – si legge nella nota diffusa dai vertici del CTP 1 – I residenti affrontano quotidianamente con disagio crescente la ricerca di un parcheggio le cui condizioni oggettive ne restringono la possibilità di riuscita. Chiedono di essere coinvolti nelle scelte del territorio dove vivono e di rappresentare le loro esigenze, ma soprattutto parcheggi dedicati esclusivamente ai residenti nelle vie interessate".

L’assemblea pubblica dovrebbe tenersi a giugno. Il Comitato lamenta anche il ritardo con cui si sta procedendo al rinnovo delle cariche in seno ai CTP come promesso da inizio mandato dall’assessore alla Partecipazione democratica Daniele Berardinelli che ieri non era presente in consiglio comunale. Insomma, una situazione piuttosto complicata.

p.cu.