Il caro energia colpisce i Comuni Una mazzata per le tasche di tutti

Per l’amministrazione di Lucca il rincaro del metano pesarà il 47% in più rispetto a quanto preventivato. Energia elettrica: c’è un canone a prezzo fisso, ma a luglio si capirà se il prezzo dev’essere ritoccato

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L’aumento dei costi dell’energia elettrica non risparmia nemmeno la pubblica amministrazione. Enti locali e ospedali, seppur con distinzioni dovute a tipologie di contratti diversificati, hanno visto affacciarsi i rincari che gravano sulle casse delle amministrazioni, creando non poche difficoltà.

Abbiamo preso a esempio tre Comuni della provincia di diverse dimensioni come Lucca, Capannori e Pescaglia e l’Azienda sanitaria Area Vasta Nord Ovest per capire le proporzioni degli aumenti.

Partiamo dal Comune di Lucca. Il prezzo del metano del Comune capoluogo nel periodo gennaio 2021 e febbraio 2022, avrà un rincaro per l’amministrazione di circa il 47% in più rispetto a quanto preventivato di spendere. Per l’energia elettrica, invece, dal Comune di Lucca fanno sapere che "abbiamo come fornitore la nostra partecipata Lucca Riscossioni e Servizi attraverso il “Contratto Sinergo” che prevede un canone fisso; il contratto nel 2021 aveva previsto la spesa di 4milioni 270mila euro ed è attualmente in vigore". I rincari, dunque, saranno assorbiti, per il momento, dalla partecipata e solo in un secondo tempo, in occasione dell’assestamento di bilancio a luglio, "l’amministrazione valuterà in accordo con Lucca Riscossioni e Servizi, un’integrazione dei trasferimenti alla società per gli aggravi di spesa". Il Governo ha predisposto un fondo da destinare agli enti locali che, per quanto riguarda il Comune di Lucca, secondo le stime attuali, ammonterà a una cifra variabile tra 600mila e 700mila euro: una parziale boccata di ossigeno.

Passiamo al Comune di Capannori che ha dettagliato le spese dei consumi elettrici suddivisi in lotti. Il Lotto 1 riguarda la bassa tensione e vede nel report di gennaio 2021 un costo di 9mila euro; nello stesso periodo del gennaio 2022 la spesa lievita a 15mila 469 euro. Il secondo lotto, invece, riguarda immobili e infrastrutture che vedono nel gennaio 2021 un costo di 27mila 413 euro e nel gennaio 2022 il rincaro fa schizzare la cifra a 42mila 888 euro. Infine il terzo lotto, quello per la pubblica illuminazione che a gennaio 2021 ha visto una spesa di 49mila 473 euro mentre nel gennaio di quest’anno è volata a 88mila 498 euro. Le cifre, comprensive di Iva, denotano dunque un aumento considerevole della bolletta anche per il Comune di Capannori.

Al Comune di Pescaglia nel gennaio 2021 alla voce “altri fabbricati” ha speso poco più di 1.082 euro: nello stesso periodo del 2022, 2mila139. Per le scuole materne elementari e medie, nel 2021 ha pagato 3mila 233 euro mentre a gennaio di quest’anno 5mila 768 euro. Infine la pubblica illuminazione, nel gennaio 2021 3mila 339 euro che a gennaio di quest’anno risulta raddoppiata fino a 6mila 359 euro.

Maurizio Guccione