Covid, scoperta nuova variante in Gb che preoccupa gli scienziati

L'immunologia Antonella Viola: "Ha mutazioni che preoccupano molto per gli effetti che potrebbero avere sull'efficacia dei vaccini". E' stata collegata a un viaggio in Nigeria, sembra già diffusa in altri Paesi

Coronavirus, un ricercatore in un laboratorio (Ansa)

Coronavirus, un ricercatore in un laboratorio (Ansa)

Roma, 16 febbraio 2021 - Identificata nel Regno Unito un'altra variante del Coronavirus. Ed è subito allarme. Preoccupa gli scienziati perché potrebbe sfuggire ai vaccini anti-Covid. Denominata B.1.525, è stata trovata in 33 persone anche se il dato potrebbe essere sottostimato. A riferire del nuovo mutante è il 'Daily Mail' online, spiegando di avere appreso che le autorità sanitarie ufficializzeranno oggi la scoperta. Otre alla mutazione E484K presente anche sulle varianti brasiliana e sudafricana, B.1.525 porta un'altra mutazione - detta Q677H - sempre sulla proteina Spike che il coronavirus usa per attaccare le cellule bersaglio. Queste due mutazioni preoccupano molto gli esperti per gli effetti che potrebbero avere sull'efficacia dei vaccini. La nuova variante condivide inoltre alcune somiglianze con il mutante Kent, quello ormai prevalente in Uk, ritenuto fino al 70% più contagioso e probabilmente anche più mortale.

La variante B.1.525 è stata rilevata per la prima volta in Gran Bretagna a metà dicembre, e si sarebbe già diffusa in 11 Paesi tra cui Stati Uniti, Canada e Danimarca. E' stata collegata a un viaggio in Nigeria, dove 12 dei 51 campioni di virus analizzati (24%) presentavano il nuovo mutante.

Anche l'immunologa dell'Università di Padova, Antonella Viola, in un post su Facebook spiega che "oltre alla mutazione 'E484' delle varianti brasiliana e sudafricana, ha la mutazione 'Q677H', sempre sulla 'spike'. Queste due mutazioni preoccupano molto per gli effetti che potrebbero avere sull'efficacia dei vaccini. Si pensa venga dalla Nigeria, ma si sia già diffusa in molti altri paesi".

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Sette varianti negli Usa

Negli Stati Uniti sono state individuate sette varianti con la stessa mutazione, su cui sono in corso studi per accertare se renda o meno trasmissibile. Stando a uno studio pubblicato domenica e riportato dal New York Times, una squadra di ricercatori ha identificato sette varianti in diversi Stati del Paese, tutte portatrici di una mutazione simile. "C'è chiaramente qualcosa in atto con questa mutazione", ha commentato Jeremy Kamil, virologo del Centro di scienze della salute della Louisiana State University Shreveport e coautore dello studio. Al momento non è chiaro se le varianti siano più trasmissibili, ma questo è il timore degli scienziati, perché la mutazione avviene in un gene che influenza il modo in cui il virus entra nelle cellule umane. "Penso sia una chiara firma di un vantaggio evolutivo", ha rimarcati Kamil, che si è imbattuto in alcune delle nuove varianti mentre stava sequenziando campioni dai test per il coronavirus condotti in Louisiana.

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