
Gianni Balloni è il nuovo coordinatore sambenedettese di Fratelli d’Italia. Avvocato e poeta, già presidente del Centro Agroalimentare Piceno e...
Gianni Balloni è il nuovo coordinatore sambenedettese di Fratelli d’Italia. Avvocato e poeta, già presidente del Centro Agroalimentare Piceno e capogruppo FdI durante il mandato Piunti, Balloni ha sconfitto il predecessore Luigi Cava imponendosi con 98 preferenze contro 69. Numeri che non parlano di unità e d’altronde nei giorni scorsi si è più volte discusso di frange e frizioni: il risultato di sabato scorso, in tal senso, segnerebbe la vittoria dei meloniani che fanno riferimento ad Andrea Assenti. All’orizzonte ora ci sono le elezioni regionali, passaggio fondamentale per definire strategie e rapporti di forza per le prossime amministrative: "Le discussioni ci sono sempre state all’interno dei partiti, ma io penso che scintille e attriti portino nuova energia e vitalità – commenta Balloni – Di Cava dico che ha lavorato tanto per il partito, ma penso anche che dopo qualche anno sia sopravvenuta una certa stanchezza. Poi nel 2021 perdemmo le elezioni, e credo che qualche responsabilità vada attribuita a chi perde". Cosa c’è nell’agenda FdI, ora? "Il mio compito, innanzitutto, sarà di risolvere le incomprensioni – continua il coordinatore - mi sento investito di una grande responsabilità, anche perché non siamo più un partito di nicchia: adesso siamo al governo, e bisognerà riportare vittorie a San Benedetto, coinvolgendo cittadini e associazioni. Nella nostra coalizione c’è tanta diversificazione, sin dalla fine della giunta Piunti, che a mio avviso fu anche troppo criticata, anche se in quell’amministrazione avrei auspicato un cambiamento di rotta. Il che non vuol dire buttare via la macchina, ma eseguire una serie di aggiustamenti necessari". Dopo più di tre anni di amministrazione, si può tentare un’analisi della sconfitta e del momento presente: "Perdemmo per diversi motivi: a vincere fu un evidente malcontento verso di noi, che avevamo governato, e verso il centrosinistra. Quello del 2021 fu un voto di pancia, non penso che il 19% al primo turno rappresentasse un’ovazione. L’attuale maggioranza si fonda sulle civiche, che però capisco fino a un certo punto: per me è sempre meglio strutturarsi con uno o più partiti, la cui esperienza torna utile nei momenti di crisi. La maggioranza odierna si compone di bravissime persone, ma l’impressione è che si siano trovate insieme un po’ per caso. I progetti che l’attuale amministrazione sta portando avanti erano già sussistenti, dal lungomare al Ballarin, a piazza San Pio X. Sull’area Brancadoro non si capisce cosa si voglia fare, sembra che manchi proprio una visione di città".
Giuseppe Di Marco