Il nuovo Ascoli americano di Matt Rizzetta: "Maggioranza nei prossimi mesi, ecco il piano"

Il numero uno della North Six Group: "Questa società è una cosa seria, siamo consapevoli delle nostre responsabilità. Con Pulcinelli rapporto splendido"

L’italo-americano Matt Rizzetta insieme a Daniela Mancinelli

L’italo-americano Matt Rizzetta insieme a Daniela Mancinelli

Ascoli Piceno, 9 settembre 2021 - La nuova era dell’Ascoli è ufficialmente iniziata con l’ingresso dell’italo-americano Matt Rizzetta. Il numero uno della North Six Group non vede già l’ora di raggiungere la città delle cento torri per conoscere la piazza e presentarsi al popolo bianconero. Entrato in società con il 31% delle azioni,  il gruppo statunitense nei prossimi mesi potrebbe raggiungere la quota di maggioranza condividendo un progetto a lungo termine con la famiglia Pulcinelli.

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Quando e come è nata l’idea di entrare nell’Ascoli Calcio? "Innanzitutto ci tengo a dire che siamo molto contenti per questa nuova avventura. A giugno ero a Roma per un affare legato ai diritti televisivi della serie C con ‘196 Sports’ che è una delle società che fa parte della nostra holding. Lì ho conosciuto Massimo Pulcinelli. Dico la verità, non stavamo valutando l’acquisto di un club di calcio, ci stavamo guardando un po’ attorno. Parlando con Massimo ci siamo conosciuti meglio ed è riuscito a convincermi. Così è nato un bel rapporto e un progetto condiviso".

Adesso cosa rappresenta l’Ascoli per voi? "L’Ascoli è una cosa seria. Siamo consapevoli della nostra responsabilità. Qua non si scherza, parliamo di uno dei club più storici del calcio italiano. Ci teniamo tantissimo e vogliamo fare bene. Quando vai in giro tutti parlano di Rozzi, Mazzone, dei tanti anni di serie A fatti. Siamo onorati di rappresentare la piazza e di lavorare per farla conoscere ad un ampio panorama internazionale. Non siamo venuti qui per scherzare. Vogliamo difendere la grande storia dell’Ascoli e migliorarla. Il sogno è tornare in serie A".

Prima del Picchio avete avuto a che fare con il Campobasso, ma le cose non sono andate bene. Ci spiega cos’è accaduto? "Quando in un matrimonio sbagli la scelta dello sposo o della sposa poi accade questo. Con il Campobasso c’era un progetto sperimentale da far evolvere, ma poi le cose sono iniziate a diventare complicate. La scelta del partner è fondamentale per lo sviluppo dei progetti. Dopo quell’esperienza ero molto più cauto. Comunque abbiamo fatto delle buone cose anche lì. Erano in un periodo di crisi e siamo riusciti a vincere il campionato. Si sono ottenuti risultati importanti per quanto riguarda la visibilità. Abbiamo fatto degli investimenti rilevanti e si sono ottenuti degli ottimi ricavi".

Precisamente la vostra holding in quali società vanta delle partecipazioni? "Il nostro gruppo ha 8 aziende sotto la nostra proprietà. Tutto è nato 12 anni fa con la North Six Agency insieme a Daniela Mancinelli. Attualmente abbiamo 4 società operanti nel mondo dei media, 2 nel settore della tecnologia, mentre le ultime due società sono la 196 Sports e l’Ascoli Calcio appunto. Abbiamo un gruppo di investitori americani che ci sostengono e che lo faranno anche in futuro in questo progetto. Sono molto gasati per essere entrati in una delle squadre italiane più antiche".

In società siete entrati con il 31% ma in realtà siete intenzionati a raggiungere nei prossimi mesi la quota di maggioranza? "Il nostro progetto è condiviso completamente con la famiglia Pulcinelli. Anche se arriveremo al 51% condivideremo la gestione del club a prescindere dalle quote. Massimo potrà continuare a detenere diritti importanti. C’è una fiducia reciproca, non c’è alcuna fretta. Restare eventualmente al 31% non mi spaventa affatto".

Ha seguito le recenti prestazioni della squadra? Che idea si è fatto? "Ho seguito molto la squadra da luglio in poi. Ho visto tutte le amichevoli, la gara di Coppa Italia e le prime due di campionato. Daniela Mancinelli era presente al Del Duca in occasione dell’esordio contro il Cosenza. Mi ha subito detto che non potevamo scegliere club migliore di questo. È rimasta particolarmente colpita dal calore dei tifosi e dall’accoglienza dell’ambiente".

La scelta di Tanzi è arrivata all’improvviso. È lui il suo uomo di fiducia? "Voglio fare una premessa. C’è tanto rispetto per Piero Ducci, ha fatto un grande lavoro. Purtroppo se sei a 7mila chilometri di distanza è normale che devi avere una persona di fiducia che abbia un contatto diretto sul luogo dove si opera. Claudio è una splendida persona. Da tempo con lui è nata una bella amicizia e nei panni di dg si occuperà dello sviluppo del mercato internazionale".

Oltre a Tanzi quali saranno i prossimi ingressi in società? "Non voglio stravolgere troppo. La Mancinelli ci sarà. Ingaggeremo due persone per il cda. Sui nomi non ho ancora deciso. Adesso lei è tornata a New York ma un paio di volte al mese raggiunge l’Italia per essere a Roma".

Ha intenzione di inserire delle figure anche nel settore tecnico? "La squadra è stata costruita in maniera spettacolare. Sul settore tecnico non voglio cambiare nulla. Con le prime due vittorie siamo partiti benissimo".

Quanto avverrà precisamente il vostro arrivo in città? "Saremo in Italia dal 19 al 30 ottobre. Verremo ad Ascoli e visiteremo tutte le strutture del club. Assisteremo alla partita in trasferta contro il Frosinone e poi saremo allo stadio per quella in casa con la Spal. Contro di loro, oltre alla gara, vogliamo vincere il derby americano".

In attesa di conoscere la piazza vuole lasciare un messaggio ai tifosi bianconeri? "I tifosi dell’Ascoli sono tutto. Posso dire loro che non ci metteremo solo i soldi. Ci sarà soprattutto tanto duro lavoro. Vogliamo lavorare sodo per la storia dell’Ascoli Calcio".