GIUSEPPE ERCOLI
Cronaca

Choc ad Ascoli per la morte di Francesco e Ilaria: ora è caccia al pusher

Il ragazzo è deceduto giovedì, lei due giorni dopo. Attesi i risultati dell’autopsia sui due corpi. L’ipotesi di reato è "morte per stupefacenti ceduti da ignoti"

Francesco Botti e Ilaria Placido

Francesco Botti e Ilaria Placido

Ascoli Piceno, 12 luglio 2023 – Indagini di polizia giudiziaria sono in corso per ricostruire i movimenti di Francesco Botti e Ilaria Placido, morti il primo il 6 luglio e la seconda due giorni dopo, l’8 luglio in circostanze che verranno chiarite coi risultati dell’autopsia. Francesco è deceduto giovedì scorso nella casa di Ilaria che ha dato l’allarme dopo averlo visto riverso per un malore; quando sono arrivati i sanitari del 118 non c’è stato purtroppo nulla da fare.

I funerali si sono svolti ieri nello strazio più assoluto dei famigliari e degli amici addolorati per la perdita di un ragazzo di soli 27 anni affetto da quel ‘mal di vita’ che purtroppo nessuno è riuscito a curare, nonostante i tanti sforzi; sia del giovane stesso, sia dei famigliari e di chi lo ha accolto in comunità. Discorso che vale anche per Ilaria, 40 anni, madre di due figli che è morta due giorni dopo Francesco anche lei nella sua abitazione a Spinetoli.

L’autopsia sul corpo di Francesco è stata eseguita lunedì mattina, mentre quella sul cadavere della donna è stata fatta ieri, dal medico legale Massimo Senati dell’Ast di Ascoli. Determinanti saranno i primi risultati che la dottoressa comunicherà al sostituto procuratore Mara Flaiani, in attesa dei risultati definitivi che si avranno quando saranno completati gli esami tossicologici che diranno cosa ha ucciso Francesco e Ilaria.

Morte come conseguenza di assunzione stupefacenti ceduti da ignoti" è l’ipotesi di reato per cui si procede attraverso due fascicoli, al momento distinti ma che, vi fossero sviluppi opportuni, verrebbero naturalmente riuniti.

La Procura sospetta dunque che la morte di entrambi sia dovuta all’assunzione di un mix di medicinali e stupefacenti.

Il compito affidato ai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di San Benedetto è quello di ricostruire i movimenti di Francesco e Ilaria, capire chi hanno incontrato nella giornata di giovedì scorso e nei giorni precedenti per arrivare all’identificazione dell’eventuale soggetto che ha ceduto loro lo stupefacente. In questi giorni si battono dunque le zone frequentate da spacciatori e assuntori per trovare questa persona anche perché va scongiurato il pericolo che i due possano aver eventualmente assunto sostanza tagliata male, che potrebbe ancora essere in circolazione, mettendo a rischio altre vite.

Un lavoro non facile e che va portato a termine nel più breve tempo possibile, anche per dare risposte ai familiari di Francesco Botti e Ilaria Placido.