Morti sospette nella Rsa di Offida: "Leopoldo Wick va assolto, non ci sono prove né indizi"

Il 6 dicembre si conoscerà la decisione della Corte d’Assise d’Appello di Ancona, ieri al processo di secondo grado la parola agli avvocati difensori Francesco Voltattorni e Tommaso Pietropaolo.

Morti sospette nella Rsa di Offida: "Leopoldo Wick va assolto,  non ci sono prove né indizi"

Morti sospette nella Rsa di Offida: "Leopoldo Wick va assolto, non ci sono prove né indizi"

Il 6 dicembre prossimo si conoscerà la decisione della Corte d’Assise d’Appello di Ancona davanti alla quale è in corso il processo di secondo grado per le morti sospette alla Rsa di Offida di cui è imputato Leopoldo Wick. Nella precedente udienza l’accusa ha chiesto l’ergastolo per l’infermiere ascolano. Ieri la difesa ha invece chiesto l’assoluzione. "Leopoldo Wick va assolto perché non ci sono prove, non ci sono indizi, è stata lesa la catena di conservazione dei reperti: insomma, non c’è niente che faccia dire con certezza che è stato lui attraverso il suo operato a causare la morte degli anziani o a mettere in pericolo la vita di altri". Questo hanno sostenuto, illustrando lungamente il proprio punto di vista, gli avvocati difensori Francesco Voltattorni e Tommaso Pietropaolo, legali di Wick. Per primo ha preso la parola l’avvocato Gianfranco Iadecola, legale del responsabile civile, l’Azienda sanitaria delle Marche. Il penalista ha mosso serie censure alla catena di conservazione dei reperti medici che, a suo avviso, avrebbe irrimediabilmente reso gli stessi "non utilizzabili". L’avvocato Pietropaolo ha lungamente argomentato sull’assenza di prove, di indizi e di un movente che possa aver animato la mano omicida di Wick. In conclusione ha preso la parola l’avvocato Francesco Voltattorni. Un’esposizione accorata durante la quale il penalista sambenedettese ha ribadito con forza che le dichiarazioni testimoniali nelle carte del processo "sono assolutamente inattendibili" e che "nessuno ha visto Wick fare niente di illegale alla Rsa di Offida". Rivolgendosi ai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Ancona Voltattorni ha sottolineato che "una condanna all’ergastolo equivarrebbe per wick ad una sentenza di morte".

L’uno giugno 2022 la Corte d’Assise di Macerata ha ritenuto Wick colpevole di 7 degli 8 casi di omicidio e di uno dei 4 casi di tentato omicidio contestati a seguito delle indagini della Procura di Ascoli, stabilendo una provvisionale per le parti civili, col risarcimento vero e proprio da stabilire in separata sede. Disposto anche l’isolamento diurno a carico dell’infermiere. Wick era stato assolto per un caso di omicidio e per i restanti 3 di tentato omicidio. Il procuratore Rossi, facendo proprio l’impianto accusatorio della Procura di Ascoli, lo scorso 13 settembre ha chiesto la condanna all’ergastolo per Wick per tutti i casi che gli sono contestati, compresi quelli per cui in primo grado è stato assolto: in riferimento a questi ultimi, per due casi ha insistito con l’accusa di tentato omicidio, per uno ha invece ipotizzato le lesioni aggravate.

Peppe Ercoli