"Scusati o diffondo i video intimi", ascolano a processo per stalking

Il 51enne non accettava la fine della relazione: lei è stata anche ricoverata in una struttura protetta. A carico della donna c’è comunque un’inchiesta poiché, esasperata, con l’auto lo avrebbe investito

Un uomo riprende una ragazza con un cellulare (foto di repertorio)

Un uomo riprende una ragazza con un cellulare (foto di repertorio)

Ascoli, 26 aprile 2024 – Vieni domani a mezzogiorno a chiedermi scusa in ginocchio altrimenti diffondo i video che ci siamo fatti insieme. Questo avrebbe detto un 51enne ascolano alla sua donna dopo che lei gli aveva annunciato l’intenzione di interrompere la loro relazione. I video che aveva minacciato di divulgare erano di contenuto erotico e relativo ai loro rapporti sessuali.

A seguito della denuncia della donna assistita dall’avvocato Alessandro Angelozzi è scaturito il processo che vede l’ascolano accusato di stalking, diffusione illecita di contenuti sessualmente espliciti, violenza privata, minaccia grave. Da questi reati deve difenderlo l’avvocato Valentino Mascetti. Nell’ultima udienza è stata proprio la vittima a raccontare quello che ha passato e perché alla fine si è convinta a denunciarlo.

I problemi della coppia sono esplosi a novembre 2021 quando lei ha voluto interrompere la relazione. Una decisione che lui non accettava e allora ha posto in essere una serie di comportamenti gravemente molesti, con messaggi zeppi di epiteti e insulti e la minaccia di diffondere video estremamente privati che le aveva girato quando i due stavano insieme e in cui lei era ritratta nuda e in atteggiamenti sessuali espliciti.

Decine messaggi le avrebbe inviato intimandole di "chiedergli scusa in ginocchio" altrimenti avrebbe diffuso i video intimi e le foto in cui lei era nuda: video che le inviava così da farle capire che li aveva e che era pronto a diffondere, inviandoli anche al suo ex marito e alla nuova compagna di quest’ultimo. Video espliciti, accompagnati da frasi altrettanto esplicite da parte dell’uomo, accecato dalla rabbia per essere stato lasciato. Nei messaggi la accusava di essere una tossica e che faceva uso di droghe, che era una pessima madre. "Cerebrolesa, chiamami perché se domani chiamano faccio un macello veramente" le scrisse alludendo al temuto intervento della polizia. La donna lo denunciò e questo non fece altro che esacerbare ulteriormente l’animo dell’ascolano che minacciò di presentarsi a casa di lei che, talmente impaurita, chiamò la polizia. A seguito di ciò per sua tutela fu ricoverata in una casa protetta. All’uomo sono contestate le aggravanti di aver agito nei confronti di una persona a cui era stato legato sentimentalmente e di aver violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale. A carico della donna c’è comunque un’inchiesta in corso poiché, esasperata, con l’auto avrebbe volontariamente investito l’uomo provocandogli gravi lesioni.