OTTAVIA FIRMANI
Cronaca

Selfie sui binari, Crepet contro i genitori: "Questi ragazzi sono soli, ecco il vero problema"

Il noto pschiatra e sociologo: "Tutti se la prendono con i social, ma sbagliano. Il fatto è che gli adolescenti non hanno più nessuno. Abbiamo abbattuto la scuola come l’ultimo baluardo di autorevolezza"

Paolo Crepet, psichiatra e sociologo

Paolo Crepet, psichiatra e sociologo

Ascoli, 6 marzo 2024 – “Cari genitori marchigiani: disincantatevi, il problema è la solitudine". Così Paolo Crepet, psichiatra e sociologo, commenta l’ennesimo episodio che vede protagonista un ragazzo che per qualche like rischia la vita. Un ragazzino minorenne si ferma sui binari della stazione ferroviaria di San Benedetto con il telefono in mano. Lo scopo è scattare alcuni selfie, forse da pubblicare nei feed dei suoi profili social.

La polizia ferroviaria se ne accorge, lo ferma, lo identifica e scatta la multa. Si tratta solo di uno dei frequenti casi in cui i più giovani, spesso poco più che bambini, si mettono in grave pericolo per poter avere foto e video sensazionali da rendere virali online.

Quattro anni fa, sempre a San Benedetto, altro esempio: la polizia aveva fermato 5 ragazzi, tutti intorno ai 14 anni, che stavano per scavalcare la rete posta a ridosso dei binari ferroviari, dove i treni transitano a tutta velocità. Anche in questo caso il prezzo del pericolo era una fotografia, ma, anche in questo caso, i ragazzini sono stati salvati e segalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minori di Ancona.

Dottor Crepet, gli adolescenti che si mettono in pericolo non si rendono conto del rischio?

"Non dobbiamo generalizzare, dipende dai casi. Le sfide ci sono sempre state, Battisti cantava ‘guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere se è tanto difficile morire’. Dobbiamo cercare di avere memoria e dire che non siamo diventati tutti ebeti. I tecnocrati stanno facendo una speculazione su ciò che c’è sempre stato. Oggi non c’è nessuna possibilità nella vita di un adolescente di poter fare qualcosa di trasgressivo, in questa orrenda società non c’è più niente che valga la pena di essere trasgredito. E allora cosa possono fare? Sesso a 13 anni? Lo fanno tutti, farsi le canne? Non è più trasgressivo. Poi arriva un idiota, che nella totale solitudine degli adolescenti (e questo è il problema vero) dice di fare una camminata su un balcone a 7 metri per vedere se sono fighi".

Il problema non sono solo i social quindi?

"Si parla per due mesi tutti i giorni solo di due influencer, chiedendosi se piangono, se stanno insieme, se si rimetteranno insieme. E poi si dice ‘oddio i social’. Il problema non sono i social, come 30 anni fa non erano i cartoni animati giapponesi violenti che guardavano i bambini. Il problema è che vengono lasciati soli".

E gli adulti?

"Cari genitori marchigiani, volete aprire gli occhi o fate finta di niente? Questi ragazzi e queste ragazze sono soli. Non c’è più nessuno, abbiamo abbattuto la scuola come l’ultimo baluardo di autorevolezza, i preti sono scappati via. Sono trent’anni che lo dico, adesso verrò nelle Marche per tre date e lo dirò ancora. Bisogna arrabbiarsi, disincantatevi".

La aspettiamo allora...

"Sì, ad Ascoli l’evento è sold out da mesi. Dico da 30 anni la stessa cosa: il problema è la solitudine. Ma non frega niente a nessuno. Poi non so perché vengono a teatro, dico l’opposto di quello che fanno, mi dovrebbero detestare".