"Un ponte ciclabile fino a via del Cacciatore"

La proposta di mobilità dolce di Micozzi per collegare viale dello Sport all’altra parte della città, il consigliere: "Sarebbe una soluzione ideale".

"Un ponte ciclabile  fino a via del Cacciatore"

"Un ponte ciclabile fino a via del Cacciatore"

Unire la pista ciclabile di via del Cacciatore con quella di viale dello Sport: è quanto ha suggerito di fare Gino Micozzi per collegare il nascituro ponte sul Tronto con il tragitto ciclopedonale che costeggia la ferrovia. "Ritengo che possa essere una soluzione ideale – ha detto il consigliere di maggioranza nella commissione in cui sono stati presentati i dati del futuro Piano della mobilità – magari prevedendo la realizzazione di un ponte ciclabile in metallo, per cui sarebbe necessario un investimento di 150-200mila euro, per andare direttamente in via del Cacciatore". Per il ciclista che viene da sud, infatti, all’altezza di via Mare è necessario svoltare verso est ed accedere alla pista del lungomare. Non esiste un passaggio diretto dalla Sentina ai quartieri centrali. Motivo che ha indotto il consigliere a suggerire la previsione di una piccola struttura in grado di interconnettere due parti ancora tanto slegate di San Benedetto. L’idea è stata proposta ai tecnici della Isfort, che hanno illustrato il quadro conoscitivo del Piano urbano per la mobilità sostenibile (Pums). Un’analisi da cui emerge la necessità di completare la rete ciclabile esistente, soprattutto nei pressi degli istituti scolastici superiori e rafforzando la connessione monte-mare, ancora troppo debole. I dati su veicoli e spostamenti, in riviera, non affrescano un contesto incoraggiante. Il tasso di motorizzazione, a San Benedetto, è di circa 68 auto ogni 100 abitanti e va considerato che il numero di auto pro capite continua a crescere, peraltro senza ringiovanire, vista la grande presenza di motori Euro 3. San Benedetto, pur non avendo problemi di sforamento per quanto riguarda polveri sottili e biossidi, mantiene comunque ha un dato preoccupante sul consumo di suolo, che sta sul 37%. Nel comune rivierasco ci sono, quotidianamente, circa 23mila pendolari, di cui due terzi restano nel territorio comunale per studio o lavoro. Il 60% di questi utilizza l’automobile, il 25% va a piedi, l’8% usa i mezzi pubblici e un altro 8% la bicicletta. Statistiche non positive riguardano anche il traffico che, rilevato sulla sopraelevata a novembre, conta 30mila passaggi veicolari, e circa 20mila di domenica. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, l’offerta a livello urbano è sottodotata rispetto ad altre città marchigiane paragonabili, come Senigallia e Fano, e decisamente rispetto ad Ascoli: circa un terzo in meno. Infine, per quel che riguarda la ferrovia, San Benedetto ha una stazione intermedia che genera un flusso di circa 1 milione di passeggeri all’anno, di cui un terzo pendolari. Illustrata l’analisi, il quadro andrà in giunta e poi la ditta passerà alla fase di ‘costruzione partecipata’ del Piano. Un elaborato che, infine, dovrà passare il vaglio del consiglio.

Giuseppe Di Marco